Crimini internazionali, gruppo di lavoro per proposta legislativa

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Un codice di crimini internazionali, per dare piena attuazione agli obblighi assunti con lo Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale.

Per arrivare “sollecitamente ad una definitiva proposta legislativa” in questa direzione, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha istituito un gruppo di lavoro presso l’Ufficio legislativo, presieduto da Antonio Mura, capo dell’UL. Il Guardasigilli lo aveva già anticipato a margine del G7 di Berlino, dedicato ai crimini commessi nel territorio dell’Ucraina.

A farne parte Rosario Aitala, giudice della Corte penale internazionale; Maurizio Block, Procuratore generale militare presso la Corte suprema di cassazione; Salvatore Luongo, capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della difesa; Augusto Massari, consigliere diplomatico del Ministero della giustizia; Francesco Palazzo, professore emerito di Diritto penale presso l’Università di Firenze; Fausto Pocar, professore emerito di Diritto internazionale presso l’Università di Milano; Pasquale Velotti, vice capo del servizio per gli affari giuridici del contenzioso diplomatico e dei trattati del Ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale.

L’attività del gruppo di lavoro – come specificato nel decreto ministeriale che lo istituisce – partirà da un esame approfondito della relazione e dell’articolato, già redatti lo scorso anno dalla Commissione presieduta dai professori Francesco Palazzo e Fausto Pocar.

L’impegno del Ministro Nordio, per l’adozione di un codice di crimini internazionali, consolida ulteriormente la posizione dell’Italia nel quadro globale, mentre imperversa la guerra di aggressione ai danni dell’Ucraina.