Perugia: cuochi, elettricisti e giardinieri. Tornano i corsi per i detenuti

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Tra gli istituti penitenziari che, dopo la chiusura per l’emergenza Covid -19, hanno riavviato, con le dovute cautele, le  attività in presenza, c’è la casa circondariale di Perugia Capanne, dove sono tornati in aula gli allievi dei corsi di formazione del ‘Progetto Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti’.

I primi a riprendere il proprio posto nei banchi e  che torneranno presto davanti fornelli sono stati i 15 detenuti della sezione maschile inseriti nel corso per addetto alla cucina. Ad attenderli 120 ore di didattica i cui risultati potranno essere apprezzati nella sesta edizione delle cene di gala “Golose evasioni”, in programma a settembre, con allestimento esterno per garantire distanziamento e per rispettare le prescrizioni anti-coronavirus.

Torneranno a ripopolarsi nei prossimi giorni anche le aule in cui si tengono i corsi per impiantista elettricista, addetto ai servizi di pulizia e addetto alle colture vegetali e arboree. In tutto saranno 57 gli allievi che potranno riprendere in pieno i loro impegni di studio.

Il Progetto Argo è finanziato dalla Regione Umbria tramite il Fondo Sociale Europeo, ed è gestito dall’ATI (Associazione temporanea d’imprese), composta da Frontiera Lavoro, Cesar e Cnos. Nel corso della sua lunga collaborazione con l’istituto “Frontiera Lavoro“, ha contribuito all’inserimento in attività esterne di 107 detenuti.

Secondo Luca Verdolini, coordinatore del progetto Argo, “la formazione professionale è l’opportunità migliore per perseguire l’obiettivo di rieducazione durante l’esecuzione della pena perché aumenta il grado di stima dei detenuti consentendo una riscoperta della loro dignità, permette il recupero dei legami familiari favorendo una rinnovata socialità e, infine, incide sulla recidiva, migliorando i comportamenti individuali e le abitudini sociali”.

Le foto sono tratte dalla pagina facebook di Frontiera Lavoro