Dai detenuti di Como il libro di ricette “Cucinare al fresco”

Cucinare al fresco
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E’ stata pubblicata in questi giorni una raccolta di ricette che nasce dal progetto “Cucinare al fresco“: un laboratorio di idee che offre, attraverso la preparazione del piatto, la possibilità di raccontare storie, emozioni e ricordi che gli stessi sapori possono suscitare nelle detenute e nei detenuti che si cimentano ai fornelli.

L’iniziativa è nata nel carcere del Bassone di Como ed è stata presentata il 15 giugno a Palazzo Pirelli, con la partecipazione del direttore del carcere comasco, Fabrizio Rinaldi, di quello del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, della presidente della Commissione speciale sulla situazione carceraria, Antonella Forattini, del presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, e della coordinatrice del progetto, Arianna Augustoni,

Replicata in 12 istituti penitenziari a livello nazionale, ha al suo attivo più di 10 ricettari già pubblicati per un totale di 600 ricette che vengono aggiornate ogni giorno e sono disponibili anche sui canali social e sulle piattaforme di e-commerce. La redazione, partita nel carcere di Como, oggi conta un centinaio di persone che lavorano su singole proposte editoriali e che sono riusciti a strutturarsi in un vero e proprio gruppo di lavoro con ruoli e organizzazione in tutto simile a quelli dei giornali.

“Abbiamo ricominciato a vivere, ad assaporare la liberta” e non è solo un gioco di parole, quello che Luigi – uno dei componenti della redazione – ha usato. “Cucinare al fresco non è solo un ricettario ma una speranza, un percorso per comprendere meglio un cammino di riabilitazione. E’ una testata giornalistica ideata e scritta da persone che hanno perso la libertà, ma che hanno deciso di rimettersi in gioco per fare ‘qualcosa di buono’ attraverso il cibo”.

La raccolta, edita da L’Erudita, una casa editrice indipendente, è in vendita in tutte le librerie al prezzo di 25€.