Daspo per i violenti per contrastare il fenomeno delle risse

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Nel dl sicurezza approvato nella tarda serata di ieri in Consiglio dei ministri sono state inserite diverse norme che riguardano la giustizia. Per quanto concerene il settore dell’ordine pubblico sono stati introdotti il Daspo per i violenti coinvolti nelle risse con il divieto di frequentare locali. Aumentate anche le pene per gli spacciatori e rafforzate le misure di contrasto al fenomeno del commercio on line di droga.

Queste disposizioni sono state volute dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in collaborazione con Luciana Lamorgese, titolare del Viminale, e rivestono particolare carattere d’urgenza anche a seguito dell’omicidio di Willy Duarte Monteiro, vittima del ‘branco’, avvenuto nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre a Colleferro (Roma).

Questo il commento del Guardasigilli in un post sul proprio profilo Facebook: “Purtroppo ci sono tantissimi giovani che si trovano a essere vittime incolpevoli di persone incivili e violente, persone che spesso sono già state denunciate e sono note alle forze dell’ordine”.

Per Bonafede è necessaria la “tolleranza zero, questo l’unico atteggiamento possibile di fronte alle risse che spesso sfociano in fatti gravissimi, e persino alla morte”

“Insieme al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ringrazio – aggiunge il ministro della Giustizia – abbiamo elaborato un insieme di norme per dare più poteri al questore, anche sulla base della sola denuncia (ovviamente suffragata da elementi oggettivi). Tra questi, vi è il potere di vietare l’accesso a un elenco di locali, per un periodo che va da sei mesi a due anni: un vero e proprio DASPO per i violenti”.