Detenuti, Cartabia firma protocollo per valorizzare “la cultura della restituzione”

Firma protocollo a Milano 26 luglio 2021
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Un protocollo che prevede di impegnare i detenuti nella tutela del verde pubblico  e di acquisire competenze utili  per reinserirsi nel mondo del lavoro.

E’ questo lo scopo dell’accordo firmato oggi presso la Prefettura di Milano dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, insieme al capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) Bernardo Petralia e con il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla presenza del prefetto Renato Saccone. Una promozione diretta  all’attività di cura e manutenzione di aree verdi, parchi e giardini con il coinvolgimento di persone detenute.

L’unione fa la forza – volontari al servizio di una Milano più verde e più bella” è infatti il progetto a cui afferisce il protocollo che, avvalendosi di soggetti volontari nelle attività di tutela del patrimonio urbano, ha già restituito  all’uso sicuro da parte della cittadinanza ampie aree  del Parco Porto di Mare e altri analoghi contesti urbani, alcuni dei quali, come il boschetto di Rogoredo, tristemente noti per essere una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le persone detenute che accetteranno di svolgere attività formativa inizialmente a titolo di volontariato ma in una prospettiva professionalizzante, secondo quanto consentito dall’art.20 ter dell’ordinamento penitenziario, saranno inserite in una rete costituita da volontari e operatori del terzo settore. Nel testo dell’accordo si evidenzia come l’impegno nella tutela e nel recupero del patrimonio pubblico rappresenti per le persone detenute un’esperienza a forte contenuto sociale e, nel contempo, valorizzi la “cultura della restituzione”, vale a dire la riparazione indiretta dei danni provocati dalla commissione dei reati.

“A oggi sono 130 sono i protocolli già firmati in tutta Italia con sperimentazioni notate a livello internazionale, dato che le Nazioni unite hanno preso come modello il nostro protocollo e portato in altri paesi come in Messico. Questo è l’autentico volto dell’amministrazione penitenziaria, questo è il volto in cui vogliamo riconoscerci e di cui siamo tutti orgogliosi”: ha commentato la ministra Marta Cartabia intervenendo in Prefettura – “Lo sappiamo, e lo sa bene chi ci vive e lavora – ha aggiunto – quanto quest’ultimo anno sia stato particolarmente difficile per il carcere ma non possiamo solo inseguire le emergenze ma occorre progettare a lungo termine. Bisogna prevenire e guardare con prospettiva lunga e questo protocollo ha questo grande merito”.

E mentre la ministra  parlava dei protocolli raggiunti, il capo dap Bernardo Petralia ha anche aggiunto che “I 130 i protocolli d’intesa con enti e istituzioni italiane che impegnano i detenuti in lavori di utilità pubblica diventeranno 140 entro il prossimo mese” specificando come siano state già programmate la sottoscrizioni dall’ Ufficio Centrale Lavoro Detenuti del DAP, struttura a cui si deve la creazione di un vero e proprio modello di lavoro carcerario, apprezzato dalle Nazioni Unite e già adottato in Messico.

Per la Guardasigilli si tratta di “un evento importante e positivo che celebra una rinascita iniziata da anni che vede un percorso alle spalle e uno proiettato in avanti:
un punto di arrivo e di partenza. Numerosi detenuti di Opera saranno formati e poi impegnati nella manutenzione del verde di un’area tristemente famosa a Milano e oltre come le piu’ grandi
piazze di spaccio in Italia: da luogo di degrado diventa un bene comune”.

Il protocollo, sperimentale e di durata triennale,  prevede che il percorso di formazione teorico sia seguito da una fase on the job da svolgersi nel Parco Porto di Mare e nei quartieri di Rogoredo e Santa Giulia.

Manutenzione e conservazione del verde pubblico, pulizia di aree degradate, piantumazione di nuove specie arboree, valorizzazione della flora e della fauna locale sono tra le principali materie dell’attività formativa. Al termine del percorso i corsisti detenuti che avranno superato la prova di apprendimento teorico -pratica svolgeranno un periodo di tirocinio e una borsa lavoro.

Insieme ai firmatari dell’accordo, sono intervenuti alla cerimonia Giovanna Di Rosa, Presidente del tribunale di sorveglianza di Milano, Luisa Toeschi, presidente Italia Nostra, Sezione Milano Nord, e Giuseppe Scabioli, presidente dell’Associazione Giacche Verdi Lombardia.