Detenuti stranieri: protocollo d’intesa DAP-ASGI

Facciata del palazzo sede del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria a Roma
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Un programma di formazione per gli operatori penitenziari dedicato specificamente ai diritti e alle prerogative dei detenuti stranieri e una migliore conoscenza, da parte di quest’ultimi, delle prospettive di recupero e reinserimento possibili anche nel loro Paese d’origine. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa che il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, e il Presidente dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Lorenzo Trucco, hanno sottoscritto nei giorni scorsi.

Con l’accordo saranno avviati percorsi formativi finalizzati ad arricchire le competenze del personale penitenziario che opera all’interno degli istituti per rispondere meglio alle richieste e ai bisogni della popolazione detenuta straniera in tema di diritti. Il Direttore generale della formazione del Dap, Pietro Buffa – presente alla firma del protocollo – coordinerà in tal senso gli specifici programmi formativi in modo da garantire omogeneità dei contenuti.

Sarà invece compito del Direttore generale per i detenuti ed il trattamento, Gianfranco De Gesu, individuare le sedi penitenziarie con la maggiore presenza di detenuti stranieri e avviare appositi incontri informativi con la popolazione detenuta finalizzati a una maggiore consapevolezza delle possibilità di recupero loro offerte dal nostro sistema penitenziario.

“Con gli strumenti informativi che nasceranno dalla collaborazione con ASGI – ha detto il Capo del Dap, Russo – sarà possibile garantire ai detenuti stranieri una adeguata conoscenza delle norme in materia di diritti e doveri dei migranti e dei necessari requisiti per la permanenza sul territorio italiano, così come le opportunità di poter scontare la pena nel Paese d’origine nel rispetto delle garanzie individuali”.

L’associazione ASGI, con sede a Torino, raccoglie intorno a sé oltre 500 operatori del diritto dislocati in gran parte del territorio nazionale e da 33 anni si occupa di diritti degli immigrati. Il Presidente Trucco ha sottolineato l’importanza di collaborare con il Dipartimento, sia formando gli operatori penitenziari su questa complessa materia giuridica, sia informando i detenuti: “Crediamo nel valore che il dialogo diretto con tutti gli attori interessati possa creare sinergia e promuovere la cultura dei diritti”.