Eleonora Giorgi marcerà (comunque) su Tokyo:
“Ho grandi ambizioni”

Eleonora Giorgi doha
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Dopo la notizia dello slittamento delle Olimpiadi di Tokyo entro la fine dell’estate del 2021, raccogliamo le impressioni, i sogni e i progetti di una grande atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre: Eleonora Anna Giorgi, 30 anni, medaglia di bronzo nella 50 km di marcia ai Campionati del Mondo di Doha l’estate scorsa. Il suo terzo sogno olimpico è ancora tutto da vivere.

Eleonora come ti alleni? Come vedi la situazione nella tua città, Milano, una delle più colpite da questa pandemia?

“Gli allenamenti sono stati molto rallentati, cerco di allenarmi soprattutto a casa, seguendo le indicazioni del decreto. Avverto intorno a me molta unità, senso civico e rispetto delle regole, vedere in giro per una città ferita come la mia Milano, bandiere e striscioni sui balconi è emozionante e fa sentire orgogliosi di essere italiani”.

È ormai ufficiale che le Olimpiadi si terranno nel 2021, non sei certo un’atleta anziana, ma comunque si allunga di un anno l’attesa per la rassegna olimpica. Come affronti mentalmente questo slittamento?

“Anche se la salute della popolazione mondiale è una priorità assoluta, in un primo momento la mia preoccupazione era che le cancellassero addirittura, dopo questa notizia definitiva sono sollevata di sapere che si terranno lo stesso, anche se fra un anno”.

Nel tuo palmares di alto livello spicca il bronzo ai mondiali di Doha del 29 settembre scorso, cosa ti aspetti da Tokyo?

“Ho grandi ambizioni per le Olimpiadi. Dopo la medaglia di Doha ho ripreso a lavorare con grande determinazione. Sarebbe la mia terza partecipazione olimpica dopo Londra 2012 e Rio 2016. Non è facile allenarsi in questo momento senza obiettivi vicini e anche la programmazione ha subito cambiamenti. Fortunatamente sono seguita da un allenatore di altissimo profilo tecnico, Gianni Perricelli, che con pazienza sta riprogrammando tutto”.

Nelle scorse settimane ci sono stati grandi problemi in molti carceri italiani, tra cui San Vittore di Milano. C’è qualcosa che vuoi dire ai tuoi colleghi?

“Voglio ringraziare tutta la Polizia Penitenziaria che in un momento così delicato garantisce la sicurezza nostra e dei detenuti mettendo a rischio la propria salute, svolgendo per tutta la nazione un compito essenziale sebbene poco visibile. A loro va tutta la mia solidarietà. Sono orgogliosa di rappresentarli”.