Esame avvocato: verso la conferma della doppia prova orale

Aula della Nuova Fiera di Roma allestita per l'espletamento delle prove scritte di un concorso (foto del Ministero della Giustizia)
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Per lo svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione di avvocato, la Ministra della Giustizia Marta Cartabia sta lavorando, insieme ai tecnici del Ministero, per proporre anche per la prossima sessione 2021 la stessa formula adottata per la sessione 2020, iniziata lo scorso mese di maggio. Il perdurare dello stato di emergenza sanitaria, correlata alla pandemia da Covid-19, rende opportuno evitare ancora che si svolgano a dicembre le tradizionali prove scritte, con il successivo assembramento di migliaia di candidati per più giorni e molte ore.

La formula adottata con il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 31 ha consentito di recuperare il ritardo dovuto al rinvio delle prove scritte, inizialmente previste a dicembre 2020. Ad oggi, il 90% dei candidati praticanti-avvocati ha infatti già sostenuto la prima prova orale, sostitutiva delle prove scritte, avente ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico applicativa, nella forma della soluzione di un caso, in una materia a scelta tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. L’inizio delle seconde prove orali, che si dovrebbero concludere entro la fine dell’anno, è imminente.

Al momento, è allo studio del Ministero una proposta di intervento legislativo, per estendere questa formula appena utilizzata, anche alla prossima sessione di esame di abilitazione per la professione forense.