Interventi di supporto per favorire l’inclusione dei detenuti

L'edificio del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità in via Damiano Chiesa 24 a Roma
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Ricognizione degli enti disponibili all’accoglienza dei detenuti con poche risorse, ma in possesso dei requisiti per l’accesso alle misure deflattive previste dalle regole di contenimento del contagio da Covid-19: questo l’obiettivo che stanno attualmente perseguendo sul territorio nazionale gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna.

Il progetto, che tende a favorire il graduale reinserimento sociale dei soggetti interessati e a prevenire il rischio di recidiva, viene realizzato in sinergia tra la Direzione generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e la Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Gli interventi di supporto sono in continuità con il contributo finanziario deliberato dalla Cassa delle Ammende e con la partecipazione delle Regioni, nel comune obiettivo della realizzazione di misure di supporto abitativo e di sostegno all’inclusione nel tessuto sociale per i detenuti privi di risorse economiche e affettive.

Alle associazioni e agli enti individuati come idonei all’esito dell’istruttoria, gli Uffici Interdistrettuali corrisponderanno un contributo economico di 20 euro giornalieri per ciascuna persona accolta, fino alla concorrenza con quello erogato dalla Cassa delle Ammende.

SCHEDA DEI PROGETTI