Femminicidio, Nordio: “educazione al rispetto inizia in famiglia”

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“Come legislatore ce la mettiamo tutta, così come ce la mettono tutta i mie ex colleghi magistrati ad applicare le leggi. A monte di tutto però c’è l’educazione al rispetto, alla libertà, a vedere in ciascun prossimo il riflesso di noi stessi”.

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parla in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, il giorno dopo  la sua partecipazione al funerale di Giulia Cecchettin:  “Ho portato le condoglianze e abbracciato i familiari della vittima”.

Il Guardasigilli ha illustrato gli interventi di vario genere in atto nel contrasto a questo fenomeno, che “rappresenta una sconfitta collettiva”.  Allo stesso tempo ha più volte sottolineato come sia il nucleo familiare “la prima fonte di educazione al rispetto che sarà ed é la parola d’ordine per prevenire forme così odiose di aggressione verso le donne” e come sia necessario contrastare il ‘patriarcato’ che in alcuni settori della società ancora rimane.

Nordio,  nel riferire ciò che il governo sta facendo anche in materia di protezione delle vittime di reato, ha anche voluto spronare tutti a mettersi “nei panni dei genitori dell’autore del reato” perché, ha affermato in conclusione: “se vogliamo fermare o ridurre la strage dei femminicidi, dobbiamo occuparci sia delle vittime sia degli autori e soprattutto delle loro famiglie”.