Festa della donna in carcere, i tanti volti della libertà
8 Marzo 2023
Riflettere sulle gabbie mentali, fisiche e culturali che ancora oggi impediscono alle donne di raggiungere la piena parità di genere. È un po’ la sintesi dei temi affrontati oggi, in occasione dell’8 marzo, nei luoghi dove le sbarre sono concrete e visibili, le carceri, ma che non esauriscono limiti e pregiudizi culturali ancora saldi. Un messaggio che l’artista Vincenzo Galluzzo invia alle detenute del carcere di Civitavecchia tramite il dono di una delle sue opere esposte nella mostra “The Cage”( La gabbia) inaugurata ieri nella cittadina laziale, evocativa proprio di queste “griglie” che trattengono vita, speranza, emozioni.
ll progetto Atena Together sceglie la ricorrenza dell’8 marzo e ancora l’istituto di Civitavecchia per una nuova tappa del percorso di volontariato sanitario per la prevenzione e gli screening nelle case circondariali femminili. Questa volta a incontrare le detenute e le poliziotte sarà Francesco Di Sabato, responsabile del Centro Cefalee del Policlinico Umberto I, che offrirà alle donne indicazioni e consigli. Dalla postura all’alimentazione, tutto ciò che può essere utile anche per evitare l’abuso di farmaci.
Il progetto Atena Together si sviluppa sul territorio nazionale grazie al protocollo sottoscritto da Atena Donna con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei corretti stili di vita, la cura di sé, le capacità relazionali e di ascolto.
Nella casa circondariale femminile di Pozzuoli invece il 4 marzo ha cucinato per le detenute Paolo Cozzolino, il cuoco del Napoli, che ha anche insegnato a preparare ricette che tutelino la salute senza penalizzare il gusto. L’iniziativa rientra nel percorso dei Gruppi-Benessere, creati in collaborazione con lo staff medico della casa circondariale da Raffaele Landolfi, internista ematologo docente presso l’Università del Sacro Cuore di Roma.
Fanno bene solo all’anima le ‘Ricette culinarie per donne tristi’, che il Trio Gynaika – composto dalle attrici e musiciste Caterina Fornaciai, Giada Moretti e Agnese Focardi – porta in scena oggi alle ore 13.30 nella sala polivalente del carcere di Firenze Sollicciano. “Ingredienti” dello spettacolo, che trae spunto da un libro di Héctor Abad Faciolince, le poesie di Alda Merini, i testi di Stefano Bartezzaghi, Lawrence Ferlinghetti, Paola Cortellesi, le musiche di Ludovico Einaudi, Luigi Tenco, Édith Piaf e Mina
Donne sono anche le creatrici di “Sbarre di Zucchero”, amiche veronesi di Donatella Hodo, morta suicida in carcere a 27 anni la scorsa estate. Lanciato come gruppo Facebook, ha raccolto adesioni in tutta Italia da ex detenuti, familiari di detenuti, volontari, garanti, giornalisti e da quanti gravitano intorno al mondo del carcere. “Sbarre di zucchero” è tra gli organizzatori di “Tre storie per narrare le sbarre di fuori e quelle di dentro” che si terrà oggi a Verona nella sala della 2a circoscrizione. L’evento è inserito nel programma “La Rivoluzione è donna”, promossa dagli assessorati Parità di genere e pari opportunità del Comune di Verona.
Inaugurata il 23 febbraio, entra di diritto tra le iniziative per celebrare l’8 marzo la mostra fotografica “Domani faccio la brava” sulle donne detenute in carcere immortalate, dal 2008 a oggi, dall’obbiettivo del fotoreporter Giampiero Corelli. Le foto sono distribuite tra Bologna, all’istituto Dozza e l’Assemblea legislativa, e Ravenna, in una mostra diffusa allestita in questi giorni.
Nel segno della leggerezza le iniziative di Roma Rebibbia e Venezia. Nell’istituto femminile “Germana Stefanini” “va in scena lo spettacolo “Libera la tua voce” destinato alle detenute del corso di canto attivo tenuto da Massimo Mattiva con intervento del “Mago Pablo”. Un po’ di prosa, un rinfresco e il dono di un fiore alle donne presenti prevede, secondo una tradizione interrotta dalla pandemia, l’evento organizzato dall’associazione di volontariato “Granello di Senape” nella casa di reclusione femminile di Venezia Giudecca insieme alle cooperative sociali Il cerchio e Rio Terà dei Pensieri, alla Fondamenta delle Convertite e a Coop Alleanza.
Altre iniziative pongono l’accento sull’importanza della formazione e del lavoro in carcere anche e soprattutto per le donne. Nella casa circondariale di Salerno oggi le detenute saranno impegnate in una sorta di corso di ‘trucco e parrucco’, un’occasione per prendersi cura di sé ma anche per avvicinarsi a una professione. L’iniziativa, promossa dal Comune insieme alla direzione del carcere, all’istituto alberghiero ‘Virtuoso’ e all’Humanitas, sarà trasmessa in diretta su RAI 1 nel corso di “TG1 mattina”
Non poteva mancare Pozzuoli, istituto femminile da dove provengono eccellenze della torrefazione e prodotti sartoriali, realizzati grazie al lavoro delle detenute. Camicie unisex da confezionare in occasione della Festa della Donna sono state commissionate alla sartoria del carcere, gestita da Palingen srl, da Handle with freedom, un marchio nato come contenitore di creatività che propone una collezione legata all’universo dell’homewear. Dall’esperienza è stato realizzato, inoltre, del materiale video per far conoscere l’attività che ha coinvolto le detenute, valorizzato il loro impegno nell’imparare un nuovo mestiere e nel mettersi in gioco per ritrovare un posto nella società libera.