Fiamme Azzurre, weekend epico/1
Bastianelli è la regina delle Fiandre

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Lacrime, ancora lacrime: ma sono di gioia incontenibile. Marta Bastianelli vince anche il Giro delle Fiandre e appena tagliato il traguardo di Oudenaarde si abbandona ad un pianto dirotto: dopo aver attaccato sul Quaremont, dopo aver resistito alla stoccata di Annemiek Van Vleuten sul Paterberg, l’ultimo dei dieci, terribili muri che stroncano le gambe più dei 160 chilometri della classica fiamminga. Marta ha resistito e ha vinto, quando già stavano per scoccare le quattro ore e mezza di corsa: una volata a tre che la potente olandese non avrebbe mai voluto lasciare all’azzurra, né all’altra compagna di fuga, la danese Cecilie Uttrup.

E’ un giorno straordinario non solo per la campionessa delle Fiamme Azzurre, ma per l’intero nostro ciclismo: anche Alberto Bettiol trionfa nella gara maschile e lo fa in solitario. La “Ronde” parla di nuovo italiano: l’ultima vittoria tra gli uomini risaliva al 2007, il nome di Alessandro Ballan, l’unico precedente al femminile era del 2015, firmato da Elisa Longo Borghini. Ora tocca alla mammina dei Castelli Romani e c’è sapore di impresa epica, perché le due ruote – anche nell’epoca della tecnologia – stillano sudore e fatica e sacrifici immani. Marta ha eletto le strade del nord a sua seconda casa: ha scoperto di saper combattere ad armi pari con le olandesi, che da queste parti hanno sempre dominato e anche ieri hanno piazzato cinque campionesse tra le prime dieci dell’ordine d’arrivo, ma non sul podio più alto. La portacolori della Polizia Penitenziaria, per provare a scrivere la storia, ha passato le ultime due settimane lontana da casa, col pensiero rivolto alla figlia, la piccola Clarissa: ma è già un mese che si misura col pavé e il Fiandre è il terzo sigillo della stagione, dopo la vittoria nell’Hageland e nel Ronde Van Drenthe.

Dieci corse in 35 giorni e il peggior piazzamento è stato un ottavo posto: oltre ai tre successi, Marta ha scritto nel palmarès anche due secondi ed un terzo. Dopo i nove trionfi del 2018, tra cui la maglia di campionessa europea, un’altra annata che si preannuncia memorabile: alla ricerca delle maniche col colore dell’iride, quelle del Women’s World Tour. Nella classifica provvisoria del circuito UCI, la nostra Bastianelli comanda con 660 punti, al momento lasciandosi dietro tre fenomeni olandesi: la veterana Kirsten Wild (450), l’emergente Annemiek Van Vleuten e la solita, insaziabile “cannibale” Marianne Vos (appaiate a 350 punti).