Forlì, istituzioni e imprese rafforzano il sostegno al lavoro in carcere

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Il laboratorio di metalmeccanica Altremani, nato all’interno del carcere di Forlì, ha compiuto tredici anni ma da  tempo ha raggiunto l’autosufficienza economica, obiettivo non sempre facile da conseguire per le attività che hanno sede negli istituti,  a causa di difficoltà logistiche e strutturali. In questi anni l’officina  ha occupato 65 detenuti in attività di assemblaggio per conto di Mareco Luce, Vossloh Schwabe e Cepi Spa che hanno assicurato importanti e costanti commesse.

Dentro l’istituto penitenziario opera da circa dieci anni anche il laboratorio  Manolibera,  creato e gestito dall’Agenzia formativa Techne. Vi lavorano oggi cinque detenuti che riciclano scarti di legatoria attraverso un’antica tecnica artigianale arabo-cinese realizzando carta e manufatti di  pregio.

All’esterno della struttura ha invece sede il laboratorio RAEE, gestito dalla Cooperativa sociale Formula Solidale che occupa detenuti nel recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche provenienti dalle isole ecologiche del territorio.
Tre realtà unite dal comune intento di offrire opportunità di lavoro e formazione a persone in esecuzione pena per favorire il loro reinserimento nella società esterna ma anche dalla capacità di attrarre sempre più agenzie del territorio e di ampliare così le opportunità d’inclusione di soggetti svantaggiati.

Nati con il contributo del Fondo Sociale Europeo attraverso l’amministrazione provinciale di Forlì, coordinati da Techne, l’agenzia formativa pubblica di proprietà dei Comuni di Forlì e di Cesena, i laboratori hanno visto aumentare i firmatari dei protocolli che ne regolano le attività. Venerdì scorso hanno siglato gli accordi oltre all’istituto penitenziario, a enti locali, a istituzioni e ad aziende del territorio, anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’impresa Cepi Spa, la Consigliera di Parità della Provincia di Forlì-Cesena e l’Inail.

“I tre laboratori – spiega la direttrice del carcere Palma Mercurio – sono frutto della collaborazione dell’intero territorio, si dimostrano quotidianamente strumenti importanti di riscatto sociale per le persone in carcere, che si vedono offrire una seconda possibilità, imparano un mestiere e ritrovano il senso della legalità”.