Giorgia e Jennifer, cuore e potenza: il sollevamento al femminile
1 Ottobre 2019Giorgia Bordignon e Jennifer Lombardo hanno nobilitato il nome dell’Italia e delle Fiamme Azzurre ai recenti Mondiali di sollevamento pesi che si sono svolti a Pattaya (Thailandia).
Giorgia, 31 anni di Gallarate (Varese), protagonista di un’alzata impeccabile nello ‘strappo’, ha chiuso nona nella categoria dei 64 kg (101 kg di strappo e 120 kg di slancio) mentre Jennifer, 28 anni di Villabate (Palermo), si è piazzata al 15° posto nella categoria dei 55 kg (85 kg di strappo e 108 kg di slancio) stabilendo il nuovo record italiano per la sua fascia di peso.
Chi scrive ha avuto il privilegio di conquistare con Giorgia e Jennifer, il titolo italiano a squadre per le Fiamme Azzurre nel 2015.
Come siete arrivate al sollevamento pesi?
Giorgia: “Ho iniziato tardi in una palestra vicino casa dove alcuni ragazzi già facevano gare di sollevamento. Sono stati loro a coinvolgermi”.
Jennifer: “Ho seguito una mia amica in una palestra quando avevo otto anni. Troppo presto per i pesi. Così, quattro anni dopo, quando ne avevo gà 12, ho iniziato l’attività”.
Tra lo ‘strappo’, cioè l’alzata diretta, e lo ‘slancio’, ossia il sollevamento in due fasi, quale preferite?
G: “Preferisco di gran lunga lo strappo perché è un movimento che mi è più congeniale rispetto allo slancio”.
J: “Per me è esattamente il contrario rispetto a Giorgia, per le mie qualità più orientate alla velocità, riesco meglio nello slancio”.
Quale è il vostro ultimo pensiero prima di staccare il bilanciere in gara?
G: “Se si tratta di strappo penso ‘tieni, tieni, tieni e vai!’. Durante lo slancio non c’è tempo per pensare a nulla di particolare”.
J: “Quando sono in gara in genere sono molto tesa, non penso a nulla se non ad ascoltare la voce di Sandro, il mio allenatore (Alessandro Ficco, ndr)”.
Quale è la gara che avete disputato a cui siete più affezionate?
G: “Ovviamente dico la gara olimpica a Rio 2016, per la grandiosità e unicità dell’evento, conclusa con un po’ di amarezza nonostante il 6° posto finale sia la migliore prestazione ai Giochi di una pesista italiana. Ma ho anche altre due gare nel cuore: i Campionati del Mondo a Houston nel 2015 e i Campionati Italiani del 2017. In Texas ho alzato per la prima voltas 105 kg di strappo mentre ai Campionati Italiani ho fatto il mio primato personale”.
J: “Sicuramente le due esperienze più significative della mia carriera sono state nel 2018 i Campionati Europei a Bucarest e i Giochi del Mediterraneo di Tarragona. Grandi emozioni, zero infortuni, un calo peso senza problemi e, soprattutto, bei risultati tecnici: 2 medaglie d’oro a Tarragona e 3 argenti agli Europei”.
Che cosa fate nel tempo libero?
G: “Leggo, vedo i miei amici, in generale sono molto attiva e non amo stare in casa”.
J: “Esco sempre, anche a me non piace la vita sedentaria. Se ho un pomeriggio libero trovo sempre un buon motivo per fare quattro passi e spesso questo motivo è lo shopping”.
Siete due belle ragazze e anche in pedana fate la vostra figura. Come fate ad affermare la vostra femminilità quando gareggiate?
G: “Essere donna per me non riguarda molto la fisicità, che questo sport rende sicuramente più vistosa bensì un modo di porsi in genere: un atteggiamento mentale e fisico”.
J: “Sono una donna vanitosa in genere, ma per quanto riguarda il momento della gara mi dimentico di tutto, mi sento donna esprimendo le mie capacità”.
Quando non siete a dieta per rientrare nei limiti di peso della categoria, a tavola vi concedete qualche licenza?
G: “I miei ‘sgarri’ consistono prevalentemente in pizza, panzerotti e un po’ di birra”.
J: “Non ho problemi a rientrare nella mia categoria quindi ‘sgarro’ senza troppi sensi di colpa. La mia passione? Il sushi accompagnato da un bicchiere di buon vino”.
Chiudete gli occhi e immaginatevi tra un anno. Come vi vedete nell’ottobre del 2020?
G: “A Olimpiadi concluse, a casa a godermi mia madre che non vedo mai”.
J: “Con la mia famiglia al rientro dai Giochi di Tokyo. Sarebbe un sogno”.
Rappresentate la Polizia Penitenziaria, che significato ha per voi?
Stavolta Giorgia e Jennifer rispondono all’unisono: “Siamo fiere di far parte delle Fiamme Azzurre e rappresentare la Polizia Penitenziaria che con grande professionalità svolge un lavoro duro e importantissimo per la società. Magari un giorno ci piacerebbe essere agenti operative”.
Nella foto di copertina Giorgia Bordignon e Jennifer Lombardo con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante la serata di gala delle Fiamme Azzurre dell’aprile scorso