Giornata mondiale del teatro sotto il segno dell’Arte e della Pace
27 Marzo 2024“L’Arte è Pace. Ogni persona è unica e, allo stesso tempo, simile a tutte le altre”. Inizia così il messaggio di Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023 che sarà letto da domani, 27 marzo, al 31 maggio, all’inizio o al termine di ogni evento della manifestazione ‘Due mesi per l’XI Programma nazionale di promozione del teatro e della danza in carcere’.
La lunga e intensa kermesse – promossa sin dalla prima edizione, nel 2014, dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, dal Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità e dal Coordinamento nazionale teatro in carcere, in partnership con Iti-Unesco, Istituto internazionale del teatro, con il patrocinio di Iti-Italia Anct, Associazione nazionale dei critici di teatro – prende avvio con la celebrazione della Giornata mondiale del teatro in concomitanza con il World theatre day.
In programma, in tutta Italia, spettacoli, seminari, dibattiti, reading e iniziative promosse da associazioni, laboratori, compagnie e altre realtà che si occupano di teatro in carcere; la giornata del 29 aprile sarà dedicata all’International dance day.
Il Coordinamento nazionale teatro in carcere, organismo costituito da oltre cinquanta esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio nazionale, con il sostegno del ministero della Giustizia (dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità) s’inquadra in un più ampio e articolato programma di collaborazione previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto per la prima volta nel 2013 e rinnovato il 3 maggio 2022, con il coinvolgimento, in qualità di partner, dell’Università Roma Tre. Le manifestazioni saranno seguite dall’Associazione nazionale dei critici di teatro e dalla Rivista europea “Catarsi-Teatri delle diversità”, promotrice della nascita del Coordinamento tra le varie esperienze.
Ogni edizione della Giornata del teatro in carcere si è caratterizzata per il tema del messaggio scritto da grandi rappresentanti del mondo dell’arte e della cultura. Quest’anno il norvegese Jon Fosse – autore innovativo, aperto alla contaminazione di generi e forme espressive – nel testo scritto in occasione della celebrazione conferma la sua capacità di “dare voce all’indicibile”, motivazione del Nobel assegnatogli lo scorso anno. Fosse riesce a mettere in relazione guerra e pace, unicità e differenze: “La guerra è la battaglia contro ciò che risiede nel profondo di ognuno di noi: qualcosa di unico. Ed è anche una battaglia contro l’arte, contro ciò che risiede nel profondo di ogni arte”.