Giustizia efficiente e vicina al cittadino, Patto ministero-Emilia Romagna

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Oltre due milioni di euro di fondi europei (su 34 messi a disposizione a livello nazionale) per realizzare, in Emilia-Romagna, “64 Uffici di prossimità”, in modo da consentire ai cittadini di non dover più andare in Tribunale per le pratiche che non necessitano dell’assistenza di un legale. A sancirlo è il ‘Patto per una giustizia più efficiente, integrata e digitale’, valido fino al 31 dicembre
2022 e siglato questa mattina in Regione dall’assessore al Bilancio e al Riordino istituzionale, Emma Petitti, dal presidente della Corte d’appello di Bologna, Giuseppe Colonna, dal procuratore generale Ignazio De Francisci e dal sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi.

Proprio Ferraresi, che si dice “orgoglioso del fatto che il primo Patto di questo tipo venga firmato nella mia regione”, sintetizza il contenuto dell’accordo definendolo “un passo avanti verso i cittadini, che speriamo serva a ribaltare i dati negativi sulla loro fiducia nella giustizia”. Oltre a questo, il sottosegretario pone l’accento sul fatto che “investire sulla giustizia in termini di vicinanza e di semplificazione è fondamentale in un’epoca di lotta agli sprechi come questa”, dicendosi certo che gli Uffici di prossimità si riveleranno particolarmente utili in quanto, dati alla mano, “i numeri relativi alla giurisdizione volontaria sono pressoché invariati, in controtendenza con il calo delle iscrizioni dei procedimenti civili e penali”. Nei nuovi uffici, infatti, sarà possibile, tra
le altre cose, ottenere informazioni e consulenze su tutele, curatele e amministrazioni di sostegno, trovare la modulistica adottata negli uffici giudiziari, avere un supporto per le attività che non necessitano dell’ausilio di un legale e depositare gli atti giudiziari per via telematica.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Ferraresi è anche Petitti, che rimarca come “una giustizia efficiente sia non solo un fattore di eguaglianza e di tutela dei diritti dei cittadini, ma anche di competitività e attrattività per le imprese e gli investimenti”. Quanto ai tempi, l’assessore assicura che saranno molto rapidi: l’obiettivo, infatti, è “pubblicare a marzo il bando di manifestazione di interesse e attivare gli Uffici nel giro di un mese, in modo da partire in aprile”. Per quanto riguarda la dislocazione degli Uffici, Petitti punta a “una diffusione territoriale più ampia possibile: partiamo dalle 43 Unioni di Comuni, per dare una risposta soprattutto ai Comuni più piccoli, per arrivare a coprire tutto il territorio regionale”.

La soddisfazione per la firma del Patto è condivisa anche dai rappresentanti degli uffici giudiziari: Colonna, infatti, tiene a “ringraziare la Regione e il Ministero per esserci stati vicini in questo progetto”, lodando in particolare “il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che quando venne a Bologna qualche mese fa disse che voleva cambiare ciò che doveva essere cambiato, e sta mantenendo le sue promesse”. Da parte sua, invece, De Francisci evidenzia “le tante cose fatte dalla Regione per l’amministrazione della giustizia in questi anni: venendo da una regione del Sud, posso assicurare che non è scontato”. (Ama/ Dire)