Giustizia Minorile: 86 nuovi volontari del servizio civile negli uffici dell’esecuzione penale esterna

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86 nuovi volontari del servizio civile, giovani di età non superiore ai 28 anni, saranno impegnati per un anno presso 30 uffici dell’esecuzione penale esterna. È quanto prevede il Bando del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicato ieri, con il quale sono stati ammessi al finanziamento i quattro progetti presentati dalla Direzione generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

I progetti finanziati sono i seguenti:

“INSIEME: per il potenziamento della rete di giustizia di comunità”, che impiegherà 44 volontari presso gli uffici della Direzione generale e gli undici Uffici interdistrettuali di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE);
“Guidare l’inserimento operativo dei volontari per l’accompagnamento nell’Esecuzione Penale esterna”, elaborato dall’UIEPE della Puglia e Basilicata, per l’inserimento di 14 volontari in cinque sedi UEPE del distretto;
Progetto “di Comunità”, elaborato dall’UIEPE del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, che impegnerà 24 volontari in tutte le undici sedi dell’interdistretto;
Progetto “Mettersi in prova pensando al futuro”, elaborato dall’UIEPE del Veneto, Trentino Alto Adige/Süd Tirol e Friuli Venezia Giulia, che prevede l’inserimento di 4 volontari in due uffici territoriali.
Si tratta della seconda edizione di un progetto del 2017, tuttora in corso, che ha già permesso a 48 giovani volontari del servizio civile di fare esperienza nel settore dell’esecuzione penale esterna, lavorando in 12 uffici e supportandone l’operatività nel settore della sospensione del procedimento con messa alla prova. Quest’anno il progetto è stato esteso anche al settore delle misure alternative alla detenzione, con particolare riferimento alla detenzione domiciliare.

“Forze fresche del volontariato civile andranno in tal modo a supportare le attività degli uffici, per qualificare ulteriormente l’azione di recupero e il reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a misure e sanzioni di comunità e a favorire così il contenimento del rischio di recidiva”, ha dichiarato il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. “Il Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del nostro Ministero e il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno sono le due uniche Amministrazioni centrali dello Stato ad aver fruito di questa importante opportunità. L’apporto di questi giovani – ha concluso il Guardasigilli – sarà utile per consolidare le collaborazioni esistenti tra i servizi territoriali dell’esecuzione penale esterna, la magistratura ordinaria e di sorveglianza e l’insieme delle agenzie pubbliche, private ed il volontariato, presenti nella comunità”.

Sul sito istituzionale saranno pubblicati i comunicati per la selezione degli aspiranti volontari di servizio civile che, entro il prossimo 28 settembre, potranno presentare domanda di partecipazione ad uno dei 4 progetti, che si realizzeranno tra il 2018 e il 2019 nelle 30 sedi coinvolte.