Gli effetti sul territorio di “Mi riscatto per…”: parola ai sindaci

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Il lavoro al servizio della collettività come leva per il reinserimento sociale dei detenuti: il progetto “Mi riscatto per…” si sviluppa ulteriormente e fa scuola anche all’estero con una delegazione di rappresentanti delle Nazioni Unite e del Messico in visita in Italia per capire da vicino il funzionamento dell’iniziativa in modo da riproporla nel Paese centroamericano.

Da Napoli a Milano, da Livorno a Torino sono tante le città in cui le attività di pubblica utilità si stanno diffondendo grazie alla virtuosa collaborazione tra amministrazioni comunali, direzioni delle strutture penitenziarie e Ministero della Giustizia.

Oggi, nell’ambito di “Mi riscatto per Roma”, alcuni detenuti di Rebibbia hanno lavorato alla cura e sistemazione delle aree verdi di Villa Borghese. Il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, ha spiegato il senso del progetto: “Grazie a questo accordo stipulato tra Comune di Roma e Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, i nostri giardinieri insegnano ai detenuti alcune tecniche di giardinaggio utili per un futuro reinserimento in società. Sono davvero orgogliosa di questo progetto, il cui modello è stato presentato in Messico da una nostra delegazione in una riunione dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine”.

Dopo Roma, la delegazione formata da rappresentanti del sistema penitenziario messicano e da funzionari dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e al crimine si è trasferita a Palermo per osservare direttamente i detenuti all’opera nel capoluogo siciliano.

Alcuni detenuti del carcere dell’Ucciardone già da qualche mese si occupano della manutenzione degli spazi verdi della città e del rimboschimento del parco di Monte Pellegrino impiantando nuovi alberi per sostituire quelli distrutti dall’incendio di due anni fa.

Altri detenuti stanno, invece, dando il loro contributo all’organizzazione del tradizionale festino di Santa Rosalia, lavorando all’allestimento del carro della protettrice della città che sfilerà il prossimo 14 luglio. Previsto, inoltre, un corso professionale per interventi di manutenzione e restauro dei beni artistici e monumentali. Soddisfatto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “”La sensibilità e la professionalità del personale del Ministero ha incontrato la sensibilità e la professionalità dei dipendenti comunali e di altri privati. Da questo è nato un progetto che non è soltanto di inclusione e riabilitazione ma è soprattutto un modo per costruire e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità, perché anche chi ha sbagliato e sta scontando una condanna possa sentirsi portatore di diritti e doveri ed allo stesso tempo possa sentirsi essere parte della comunità cittadina.”