Gom, venti anni di lotta al crimine:
da Licio Gelli a Michele Zagaria

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Il ventennale della costituzione del Gruppo operativo mobile celebrato oggi con un evento alla presenza del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, offre l’occasione per ripercorrere la storia di questo reparto del Corpo della Polizia Penitenziaria e per approfondire numeri e operazioni di cui gli agenti del Gom sono stati protagonisti. Il Gom, tra i vari compiti, si occupa della vigilanza e dell’osservazione dei detenuti sottoposti al regime carcerario speciale (41 bis), di detenuti ristretti per reati di terrorismo e di quelli che collaborano con la giustizia.

In questi vent’anni il Gom ha gestito numerosi soggetti di elevato rango criminale e di alto livello di pericolosità. Sono stati gestiti dal Gom anche personaggi come il faccendiere Licio Gelli e Igor Marini (coinvolto nella questione Telecom Serbia) per la delicatezza delle loro posizioni.

Fondamentale il contributo del Gom per il contrasto alle mafie. Gli agenti del Gruppo, nel tempo, hanno assunto la gestione di diversi esponenti della criminalità organizzata fino ad arrivare alle attuali presenze di 752 ristretti in regime di 41 bis, 7 islamici e un collaboratore di giustizia. L’Aquila (166), Milano “Opera” (94) e Sassari (91) le sedi con più detenuti in regime speciale. Rispetto alla consorteria criminale di appartenenza, 263 sono i detenuti riferibili alla Camorra, 231 a Cosa nostra, e 202 alla ‘Ndrangheta.

Tra i boss presi in carico nel corso degli anni dagli agenti del Gom spiccano Giovanni Brusca, Antonio Iovine, Michele Zagaria, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Gaspare Spatuzza e Antonino Giuffrè. Di questi alcuni hanno anche iniziato un percorso di collaborazione. Di recente il Gom si è occupato anche della traduzione nel luogo di assegnazione dell’ex terrorista Cesare Battisti, dopo una lunghissima latitanza.

Da ricordare, inoltre, la maxi-operazione, condotta nella massima riservatezza e professionalità nell’aprile del 2014, con cui il Gom ha effettuato lo spostamento di circa 200 detenuti sottoposti al regime carcerario speciale, con l’obiettivo di realizzare un “rimescolamento” nei diversi istituti italiani dei massimi esponenti della criminalità organizzata.

Agenti in forza al Gom sono, infine, intervenuti in diverse situazioni di emergenza vissute dal Paese, tra queste il terremoto che nel 2009 colpì la città dell’Aquila. In quell’occasione il Gom si attivò per lo sfollamento di oltre 80 detenuti in una sola notte.

L’attuale organizzazione del Gruppo operativo mobile prevede una sede centrale, situata nella Scuola di Formazione e Aggiornamento dell’Amministrazione Penitenziaria, a Roma, e 12 Reparti Operativi Mobili dislocati sul territorio nazionale.