Grande successo per i prodotti del progetto agricolo avviato nel carcere di Ancona

Stand della Fattoria Barcaglione
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C’è uno stand speciale nel Mercato Dorico di “Campagna Amica” ad Ancona. È quello della Fattoria Barcaglione, progetto agricolo avviato da anni con successo nell’omonimo istituto anconetano. Talmente con successo che i 20 chilogrammi di formaggio e altrettanti di miele di produzione propria portati allo stand per il mercato di mercoledì scorso sono andati esauriti in un’ora. Ma non disperate: torneranno la prossima settimana!

L’idea della Fattoria nasce su impulso del Provveditorato regionale per l’Emilia Romagna e le Marche e inizia a prendere forma con l’apertura della Casa di Reclusione di Ancona Barcaglione avvenuta nel gennaio 2006. Il nuovo istituto sorge immerso nelle campagne della periferia nord del capoluogo marchigiano e a ridosso di un terreno demaniale di circa 2 ettari, allora abbandonato ai rifiuti e rifugio di animali selvatici.

Il progetto agricolo è partito proprio dalla bonifica del terreno, alla quale sono seguite, nel corso degli anni, una serie di iniziative e attività agricole. Un oliveto da 300 olivi di varietà autoctone delle marche; una serra di 450 mq per la coltivazione fuori suolo di frutti rossi (more, lamponi, mirtilli), attualmente gestita da una società agricola che assume detenuti secondo le necessità della stagione; un apiario di 20 famiglie di razza Ligustica. Ma nel tempo sono state realizzate anche un’area verde destinata ai colloqui dei detenuti all’aperto e agli eventi ricreativi aperti alle loro famiglie, un invaso artificiale per la raccolta delle acque piovane utilizzate per le irrigazioni, un laboratorio per la lavorazione dei prodotti dell’apiario, un piccolo frantoio per le olive, un ovile in grado di ospitare 30 pecore con annesso piccolo caseificio. Inoltre l’area ospita vari corsi di formazione nel settore dell’apicoltura, olivicoltura, sicurezza nei luoghi di lavoro, abilitazione alla guida dei mezzi agricoli, bonsai, pastorizia e caseificazione.

Circa dieci i detenuti impegnati, secondo la stagione, nelle attività lavorative della Fattoria Barcaglione. I prodotti ottenuti, dall’olio al miele e al formaggio, oltre ad essere venduti internamente alla struttura penitenziaria, sono disponibili nei mercati di “Campagna Amica” organizzati dalla Coldiretti di Ancona.

Ma non è finita qui. Dal 2014 la Direzione dell’istituto ha destinato una piccola porzione di terreno situata all’interno del muro di cinta ad attività di agricoltura sociale rivolta ai detenuti che, per la loro posizione giuridica, non possono accedere all’esterno dell’istituto. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Federazione Regionale Pensionati della Coldiretti di Ancona, il Garante Regionale dei Diritti alla Persona, l’Assessorato Agricoltura della Regione Marche, vivaisti e allevatori locali. È stata pensata per dare un valore al tempo e un obiettivo formativo ai detenuti che vi aderiscono, che tutti i giorni, per due ore, sotto la guida di Antonio, pensionato della Coldiretti, coltivano un orto di circa 2.500 mq e accudiscono galline, oche e anitre. I prodotti ottenuti vengono distribuiti gratuitamente alla popolazione detenuta che partecipa all’iniziativa e l’eventuale eccedenza viene distribuita a famiglie bisognose del territorio.