“Grazie perchè il tuo dolore è diventato testimonianza civile”

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Due momenti di profonda commozione hanno caratterizzato l’apertura della prima giornata di lavori del 54° Congresso Nazionale del Notariato: il video proiettato sul grande schermo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e l’intervento di Margherita Asta, attivista di ‘Libera’.

È la strage di Pizzolungo, vicino Trapani, del 2 aprile 1985 il tragico legame tra il contenuto del filmato e le parole di Margherita: in quell’agguato mafioso studiato per eliminare il giudice Carlo Palermo persero la vita Barbara Rizzo e i suoi due piccoli figli, Salvatore e Giuseppe. Ricordando la madre e i fratellini uccisi 34 anni fa, Margherita Asta ha parlato di “stragi di Serie A e stragi di Serie B”.

Durante il suo intervento il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha rivolto un pensiero a Margherita. “Una delle esperienze più emozionanti come ministro – ha detto – è l’incontro con i familiari delle vittime della mafia perchè c’è una costante che è sempre presente e che non smette mai di stupirmi: la dignità di un dolore che si trasforma in testimonianza civile”.

“Non è scontato – ha aggiunto il Guardasigilli rivolgendosi a Margherita – continuare a credere nel futuro di un Paese, di uno Stato che non è riuscito a proteggere i tuoi familiari”.

“TI chiedo scusa – ha concluso Bonafede – perché lo Stato non ha protetto tua madre e i tuoi fratelli e allo stesso tempo ti ringrazio per la fiducia che ancora è concessa. Lo Stato dia risposta nei fatti e non nelle parole e continui a mantenere alta la difesa delle istituzioni e dei cittadini nella lotta alla criminalità organizzata e alle mafie”.