Sulmona, i detenuti produrranno arredi per le carceri italiane

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Nella casa di reclusione di Sulmona si realizzeranno mobili e suppellettili in legno che serviranno, poi, ad arredare tutte le carceri italiane. Per il progetto, coordinato dalla Direzione generale per la coesione del ministero della Giustizia, la Regione Abruzzo ha diramato un avviso pubblico per la formazione di 80 detenuti, già impegnati nella falegnameria dell’istituto di pena. Il budget stanziato per l’iniziativa è di oltre 100 mila euro.

L’intervento, che coinvolge in partenariato anche il carcere di Lecce, prevede la presa in carico dei detenuti sotto ogni punto di vista: aspetti psico-sociali, formazione e sviluppo delle capacità lavorative, al fine di garantire loro un reinserimento in comunità più semplice quando finiranno di scontare la pena.

Il progetto rientra nel “Modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale – Regione Abruzzo”, un insieme di attività finanziate dal Pon inclusione 2014-2020 e dal Fondo sociale europeo, per un valore complessivo di 750 mila euro.

I modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale hanno come obiettivo la razionalizzazione dell’attuale sistema del lavoro penitenziario alle dipendenze dell’Amministrazione. L’esperienza di Sulmona sarà improntata sulla base di quanto fatto dalla Regione Puglia, lead partner del Progetto Milia – finanziato sempre dal Pon inclusione 2014-2020 -,  per la creazione di una vera e propria “azienda” produttiva carceraria.