I ragazzi e le ragazze in esecuzione pena
remano in libertà

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Il progetto  “Remare in libertà”, che sarà realizzato nel 2023 grazie alla collaborazione tra il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e la Federazione italiana canottaggio, e finanziato da “Sport e Salute”,  prenderà avvio nel mese di febbraio e, grazie alle società sportive che aderiscono alla Federazione italiana canottaggio, coinvolgerà nella pratica remiera i ragazzi e le ragazze dell’area penale esterna, in carico agli Uffici di servizio sociale per minorenni, e i giovani detenuti negli Istituti penali per minorenni di Palermo, Catania, Bari, Firenze e Torino.

Durante la conferenza stampa, animata dalla giornalista Lia Capizzi, hanno preso la parola Giuseppe Abbagnale, presidente della Federazione italiana canottaggio, che ha sottolineato come “Con Remare in libertà, la Federazione vuole dare uno strumento di riscatto a chi attraverso lo sport può trovare una riabilitazione personale e sociale”, e Vito Cozzoli, presidente ed amministratore delegato di “Sport e Salute”,  che ha precisato: “E’ vero che Sport e Salute sostiene finanziariamente questi progetti, ma prima dei soldi contano le idee, e i progetti della FIC sono belle idee, perché pensano allo sport pensando agli altri”.

Per Giuseppe Cacciapuoti – direttore generale del Personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile – intervenuto alla conferenza stampa:  “C’è soddisfazione per questo importante progetto, per il quale ringrazio FIC e Sport e Salute. È un progetto che dalle parole è passato ai fatti, interessa non solo i ragazzi reclusi negli istituti penali minorili ma anche quelli in comunità o all’interno di altre strutture residenziali. Esprime valori di impegno, sacrificio, condivisione, che sono alla base della riabilitazione, e rappresenta uno strumento utile per i nostri ragazzi per immaginare un futuro migliore”.

Testimonial del progetto Marco Di Costanzo, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Rio 2016, nel due senza, e Tokyo 2020, nella specialità quattro senza.

Mascotte del progetto sarà l’albatro, “Dominatore dei cieli, oltre i vincoli terreni materiali”, metafora di “elevazione, distacco e di superiorità estetica.

Il finanziamento riguarda anche i progetti “Sport terapia integrata” e “Studieremo in famiglia”, destinati rispettivamente  a soggetti affetti ad alcune patologie mediche e ai ragazzi e alle ragazze delle scuole.