‘Il Senso Civico’: francobolli per ricordare 4 magistrati uccisi nell’80

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Una nuova emissione filatelica di Poste Italiane ricorda oggi quattro magistrati uccisi quarant’anni fa, tutti vittime della criminalità organizzata. Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli e Gaetano Costa furono assassinati tra il 16 marzo e il 6 agosto del 1980, in una delle stagioni più tragiche degli Anni di piombo. La serie tematica si intitola “Il Senso Civico” e questo è il filo conduttore di quattro vite spezzate da agguati assassini, tre di matrice terroristica e l’ultimo opera della mafia.

Nicola Giacumbi venne ucciso il 16 marzo 1980 a Salerno, dove era procuratore della Repubblica. Una cellula locale delle Brigate Rosse lo freddò con una raffica di mitra alla schiena, mentre stava rientrando a casa: davanti agli occhi della moglie, che fu solo sfiorata dai proiettili. L’attentato venne rivendicato il giorno successivo, aprendo una tragica sequenza di omicidi firmati dalle BR.

Due giorni dopo, il 18 marzo, a cadere sotto i colpi di un gruppo di fuoco delle Brigate Rosse fu Girolamo Minervini: il magistrato si trovava a Roma, dove aveva appena assunto l’incarico di Direttore Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena (l’attuale Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Minervini fu sorpreso mentre si recava al lavoro su un autobus di linea, poiché aveva rinunciato alla scorta: il delitto avvenne alla presenza di numerosi testimoni e i suoi autori vennero successivamente identificati e condannati.

Un altro giorno e la scia di sangue si allungò, perché il 19 marzo a Milano un nucleo armato di Prima Linea colpì alle spalle Guido Galli, che cadde ferito a morte e venne poi finito con due spari alla testa. L’agguato avvenne davanti a un’aula dell’Università, che poi venne dedicata alla sua memoria. Galli aveva avuto un ruolo importante nell’arresto di Corrado Alunni, che era seguito alla scoperta del covo brigatista di via Negroli: nell’Ateneo milanese il magistrato era docente di criminologia.

Il quarto omicidio, quello del giudice siciliano Gaetano Costa, è di matrice mafiosa. Nella sua carriera aveva passato oltre trent’anni di servizio nella Procura della Repubblica di Caltanissetta, diventando uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata. Nominato Procuratore Capo di Palermo, era l’unico magistrato dell’ufficio al quale era stata assegnata una macchina blindata e una scorta, ma non aveva voluto usufruirne. L’agguato si consumò la sera del 6 agosto, mentre Costa passeggiava da solo nei pressi della sua casa palermitana: due killer travisati gli scaricarono sei colpi di P38 alla schiena.

La serie commemorativa racchiude anche un interesse per gli appassionati di filatelia, poichè – come d’uso – è previso un ‘annullo speciale‘ per il primo giorno di emissione, che sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia Roma. I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi restano a disposizione degli utenti presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.