In Toscana un accordo per formare “detenuti muratori”

11 gennaio 2023 - Sigla accordo Prap-Ance-Formedil
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Impareranno a edificare opere in muratura ma, soprattutto, potranno iniziare, già  dal carcere, a costruire il proprio futuro una volta terminata la pena. Un’opportunità offerta a detenuti dei penitenziari toscani dall’accordo siglato l’11 gennaio fra il ministero della Giustizia – Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Toscana e l’Umbria, l’Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili della Toscana e il Formedil  Toscana. La convenzione prevede percorsi rivolti soprattutto a formare figure professionali di addetti alle opere murarie, decoratori, pittori, termoidraulici, elettricisti e maestranze addette alla manutenzione ordinaria.

I corsi, organizzati dai costruttori toscani con la collaborazione dell’associazione Seconda Chance, si svolgeranno all’interno degli Istituti penitenziari e le figure formate potranno essere inserite o reinserite nel mondo del lavoro, qualora la misura detentiva lo consenta o comunque sia conclusa.

“Con questo protocollo abbiamo voluto offrire ai reclusi un chiaro segnale di ripresa delle attività trattamentali dopo il difficile periodo della pandemia” afferma Pierpaolo D’Andria, provveditore regionale. “Oltre a fornire, a quanti coinvolti, un cospicuo portfolio di conoscenze e competenze spendibili sul mercato del lavoro, può favorire un positivo percorso di rieducazione e di reinserimento sociale, che dia un senso al ‘tempo della pena’ come momento di riflessione, crescita e cambiamento”.

Rossano Massai, presidente di Ance Toscana, ha sottolineato come l’esperienza possa costituire anche una prima risposta alla grave mancanza di manodopera lamentata da molte nostre imprese, grazie alla “possibilità di avere maestranze adeguatamente formate e pronte a essere inserite subito in cantiere”.

Un modello di inserimento lavorativo che, come si augura Vincenzo di Nardo, vicepresidente di Ance Toscana ”potrà essere diffuso sul tutto il territorio nazionale e applicato anche ai cittadini stranieri arrivati in cerca di lavoro”. La strategia di andare incontro ai fabbisogni delle imprese è stata apprezzata anche da Daniele Battistini, vicepresidente di Formedil mentre il presidente Giannetto Marchettini ha evidenziato come l’esperienza del sistema paritetico delle scuole edili, maturata nell’organizzare corsi negli istituti penitenziari, potrà essere valorizzata dal nuovo protocollo.

La  firma dell’accordo è stata promossa da Seconda Chance, organizzazione no profit che vuole favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti attraverso la costruzione di una rete di imprenditori e istituzioni, che possa semplificare l’incontro tra domanda e offerta. Referente dell’organizzazione per la Toscana il giornalista Stefano Fabbri che, spiega la presidente di Seconda Chance Flavia Filippi, “sarà l’anello di congiunzione tra Ance e Istituti, e rappresenterà un costante punto di riferimento per gli imprenditori da accompagnare ai colloqui e per i detenuti che saranno impegnati nei cantieri”.