“Innovazioni sartoriali”, le detenute ricamano con il filo dei molluschi

Macchina per cucire
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Non tutti sanno che il bisso – il filo che fuoriesce dai gusci dei molluschi – se lavorato, è usato nella produzione di stoffe pregiate. Non è più un segreto per le detenute delle carceri femminili di Lecce e Taranto, che impiegano il filo per decorare e ricamare oggetti e vestiti. Il progetto per il reimpiego di questo particolare materiale si chiama “Innovazioni sartoriali”, ed è promosso dalla Fondazione Territorio Italia e da Made in Carcere.

L’iniziativa punta a includere le detenute in un percorso di acquisizione di competenze, che le aiuti a sostenersi da un punto di vista economico. L’idea è quella di immettere sul mercato le creazioni, con il supporto di Luciana Delle Donne, imprenditrice e fondatrice della cooperativa sociale “Officina Creativa” e di Made in Carcere. Un’attenzione particolare è rivolta al concetto di economia sociale, visto che vengono lavorati materiali che, come il bisso dei molluschi, se non riutilizzati sarebbero destinati allo scarto.

Non è la prima volta che le persone detenute sono coinvolte in progetti di creazione e messa in vendita di accessori, vestiti e prodotti in genere. Sul sito del Ministero è possibile visitare la vetrina con tutti gli articoli.