Intervento della ministra Cartabia alla X conferenza Italia-America Latina e Caraibi

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Si intensificano gli accordi nell’ambito del Programma Falcone e Borsellino, dedicato ai due grandi magistrati che ebbero l’intuizione della necessità di perseguire su scala globale il contrasto alle mafie.

Proprio all’interno del Programma Falcone e Borsellino, fiore all’occhiello della diplomazia giuridica italiana nell’assistenza tecnica internazionale alla lotta contro il crimine, sono stati portati a termine una serie di accordi con i Paesi dell’America Latina.

“Contro una mafia internazionale serve una giustizia internazionale, il Programma in questo senso eredita le idee di Falcone e Borsellino. Dal 2015 al 2021 ci sono stati 1247 casi di cooperazione giudiziaria ma soprattutto è importante l’azione svolta, con il caso di Morabito in Brasile o la richiesta di estradizione degli ex militari dell’Operazione Condor” – così si espressa la ministra della Giustizia, Marta Cartabia durante “X Conferenza Italia – America Latina e Caraibi” sulle strategie e tecniche di contrasto al crimine transnazionale organizzato. “La mafia è un fenomeno globale che richiede una strategia globale, una strategia comune. “La mafia” –  ha aggiunto ancora – “Esplora di continuo nuovi territori alla ricerca di nuovi mercati nei quali investire le sue ingenti risorse economiche e per sceglierli effettua valutazioni che riguardano non solo il contesto legale ma la cultura del Paese. E’ in contesti di maggior chiusura ai trattati internazionali che i latitanti trovano rifugio” – ha chiosato – citando il caso dell’ex brigatista Alessio Casimirri, scappato in Nicaragua e non più estradabile.