Intitolato ai caduti della Polizia Penitenziaria viale di Villa Torlonia

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Un viale di Villa Torlonia è stato intitolato alla memoria degli agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria caduti nell’espletamento dei loro doveri e sotto i colpi della barbarie della mafia, del terrorismo e della criminalità per ricordare e valorizzare il sacrificio di questi coraggiosi servitori dello Stato. Si è svolta questa mattina nella villa di Roma la cerimonia di scopertura della targa toponomastica in onore del sacrificio compiuto dagli agenti del Corpo.

Alla cerimonia ha partecipato il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, che ha espresso soddisfazione e orgoglio per la scelta compiuta dal Ministero insieme al Comune di Roma: ”La Polizia Penitenziaria è un Corpo dallo straordinario valore e dalla elevatissima professionalità. Il mio impegno è di dare alla Polizia Penitenziaria la luce che merita, perché purtroppo in passato è stata colpevolmente trascurata. Gli agenti, lavorando nelle carceri, a contatto quotidiano con i detenuti, dimostrano una competenza, una sensibilità e una umanità fuori dal comune. Il lavoro della Polizia Penitenziaria rappresenta presidio di legalità e sicurezza a beneficio di tutta la collettività che deve essere grata a questi servitori delle istituzioni”.

Salutando e ringraziando i familiari degli agenti caduti presenti alla cerimonia, il ministro ha sottolineato come “il sacrificio compiuto da questi ‘eroi civili’ rappresenti per noi uno stimolo incessante a dare sempre il massimo”. Bonafede ha ricordato anche alcuni degli agenti che hanno perso la vita nello svolgimento dei loro compiti, tra cui Gennaro Capuano, Giuseppe Patrone ed Enrico Marchesano, uccisi durante la lotta di Liberazione per volere delle autorità della Repubblica Sociale Italiana, Maria Grazia Casazza, che ha perso la vita nel tentativo di salvare alcune detenute dopo lo scoppio di un incendio e Antonino Burrafato, ucciso in un vile agguato mafioso il 29 giugno 1982 nei pressi del carcere di Termini Imerese.

Per il sindaco di Roma, Virginia Raggi, l’intitolazione ai caduti del Corpo rappresenta un doveroso tributo: “Abbiamo scelto di dedicare un luogo molto amato dai cittadini romani a servitori dello Stato che svolgono un ruolo delicatissimo, assolvendo, spesso nel silenzio, a un compito nell’interesse di tutti. Siamo davvero emozionati per questa giornata così importante. Grazie agli agenti che assicurano un contributo decisivo allo sforzo di rieducazione e di reinserimento sociale dei detenuti”.

Per Francesco Basentini, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, “è giusto ricordare persone che hanno compiuto il sacrificio massimo per il bene di tutti noi. Combattere per un valore, per un ideale, è una scelta straordinaria. Senza il sacrificio di questi servitori dello Stato la nostra società sarebbe diversa, saremmo meno liberi e meno sicuri. E’ questo l’insegnamento fondamentale che ci hanno lasciato i caduti del Corpo. Grazie al ministro e al Comune di Roma per la sensibilità dimostrata”.