La Conferenza Unificata sancisce due accordi per minori e adulti del circuito penale

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Il 28 aprile, la Conferenza Unificata ha sancito due accordi tra Governo, Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali per la realizzazione di un sistema integrato volto a favorire l’inclusione sociale dei condannati in esecuzione penale; delle persone ammesse alle sanzioni penali sostitutive; degli indagati e imputati con provvedimenti di sospensione del processo e messa alla prova e delle persone sottoposte a misura di sicurezza, minorenni e adulti.

Le amministrazioni che hanno aderito agli accordi collaboreranno per la realizzazione di programmi di reinserimento socio lavorativo dei soggetti coinvolti, tramite la costituzione di percorsi di inserimento lavorativo, istruzione e formazione lavoro. Tali percorsi dovranno prevedere indennità a favore dei partecipanti, fornire assistenza alle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale e alle loro famiglie, percorsi di recupero e sostegno per i soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti, psicotrope o alcoliche.

Particolare rilievo assume l’accordo che sancisce l’istituzione di strutture comunitarie residenziali socio-sanitarie per i minori sottoposti a provvedimenti penali che manifestano problematiche di natura psichica o da dipendenza, rispetto alle quali attualmente si riscontra una carenza nell’offerta nei servizi e che evidenziano una crescente incidenza nei minori e nei giovani adulti in carico ai servizi della giustizia minorile.

L’accordo prevede l’elaborazione e la definizione di un piano nazionale e l’attivazione di almeno 3 strutture comunitarie sperimentali – bacino interregionale nord, centro e sud Italia di tipo socio sanitario ad alta intensità sanitaria dove inserire minori e giovani adulti in carico ai servizi socio-sanitari ed ai servizi della giustizia minorile, gestite in collaborazione con i servizi minorili della giustizia.

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