La ministra Cartabia a Torino, prima tappa al carcere “Lorusso e Cutugno”

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Dalle più urgenti criticità alle eccellenze. Dai padiglioni più affollati, ai laboratori per la formazione. Visita della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Accompagnata dalla neodirettrice della casa circondariale Cosima Buccoliero, dal vice comandante della Polizia penitenziaria, Maurizio Contu, dalla Provveditrice Rita Monica Russo e dalla Garante dei detenuti Monica Gallo, la Guardasigilli ha visitato alcuni padiglioni del carcere e ha incontrato il personale della casa circondariale.

Un viaggio che come definito dalla direttrice Buccoliero “rimane uno tra gli Istituti italiani più difficili ma che va considerato anche ” finestra sulle opportunità”, al cui interno, se pur presenti urgenti criticità vi sono sono anche eccellenze.

La Ministra ha attraversato i padiglioni di alta sicurezza (A-B-C) ma anche avuto modo di vedere gli spazi di camminamento e le aule universitarie dove si tengono le lezioni. Dopo una breve sosta ai laboratori informatici formativi del Cisco Networking Academy, una eccellenza del carcere, la Ministra ha voluto porgere gli auguri ai giovani allievi della Polizia penitenziaria e ha ascoltato dagli operatori le esigenze più impellenti, ringraziando tutti per il prezioso lavoro svolto.

La ministra Cartabia con gli allievi di Polizia penitenziaria

“Non è tempo di distinzioni né contrapposizioni inutili in carcere” – ha commentato la Ministra – “le difficoltà in questo carcere sono tangibili ma se c’è una forza, una sinergia, una collaborazione, una cooperazione e uno spirito di unità come quello che mi è stato segnalato, facciamo in modo che diventi il paradigma per il cammino che ci attende, perché vogliamo davvero percorrere quel tragitto che dal padiglione A ci porta fino alla sezione arcobaleno”.

 

Al termine della visita in carcere, la Guardasigilli si è recata a Palazzo Civico per un incontro con il sindaco Stefano Lo Russo.

La ministra Cartabia con il sindaco di Torino