Lavoro e formazione per quasi 2mila detenuti

Laboratorio di falegnameria. Lavorazione del legno
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Trasformare tipologie di lavoro alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria in vere e proprie occasioni occupazionali, con tanto di certificazioni professionalizzanti e idonee a sostenere i percorsi di reinserimento.

Cassa delle ammende, insieme al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, ha lanciato il Programma nazionale “Opportunità di lavoro professionalizzanti 2023”, rivolto a 1.500 detenuti per la durata di 7 mesi e un investimento complessivo di 8 milioni di euro. Gli interventi puntano a migliorare le condizioni di detenzione e favorire il reinserimento socio-lavorativo delle persone in esecuzione penale, al fine di ridurre la recidiva e migliorare la sicurezza e la coesione sociale.

Gli inserimenti lavorativi riguardano diverse attività lavorative: operaio, piastrellista, imbianchino, idraulico e termoidraulico, elettricista, falegname, saldatore, fabbro, per quanto riguarda le professioni edili; addetto all’officina meccanica, cuoco e assistente cuoco, giardiniere, addetto alle aree verdi e alla manutenzione del verde, operaio agricolo e conducente di macchine agricole, vivaista, casaro; e poi ancora barbiere e parrucchiere, sarto, tipografo, assistente di biblioteca.

Il Consiglio di amministrazione di Cassa Ammende ha inoltre finanziato 13 progetti di formazione professionale certificata e per tirocini lavorativi, nell’ambito di uno specifico piano avviato dalla stessa Cassa, assieme al Dap. I progetti coinvolgeranno complessivamente 385 detenuti negli istituti penitenziari di Arienzo, Grosseto, Padova, Salerno, Saluzzo, Santa Maria Capua Vetere, Vallo della Lucania e Vibo Valentia, per un investimento complessivo di euro 1.068.996.

I corsi approvati, tutti certificati, riguardano le qualifiche professionali di sarto, elettricista, operatore di impianti termoidraulici, cuoco, operatore edile, dipintore/cartongessista, piastrellista/posatore, restauratore creativo, teatro, scrittura, pizzaiolo, nonché per le attività di catalogazione, gestione informatizzata dei dati e rielaborazione di dati con sistemi digitali. E poi ancora operatore di cucina, operatore del servizio bar, operatore edile, operatore per la lavorazione di calzature, operatore dell’accoglienza per eventi, laboratori di formazione teatrale, realizzazione di biblioteche innovative in rete con quelle del territorio.

La scelta della tipologia di corsi da realizzare è stata effettuata direttamente dagli istituti penitenziari, sulla base di indagini di mercato effettuate sul territorio di riferimento, al fine di incrementare nuovi laboratori e opifici o valorizzare quelli esistenti.