Il reinserimento passa (anche) attraverso la ‘cucina creativa’

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Sviluppare la creatività in ambito culinario. E’ questo che il direttore del carcere di Pozzuoli pretende per far diventare cinque detenute dell’istituto cuoche ‘fantasiste’. La cucina creativa come occasione di riscatto e possibilità di impiego futuro.

Questo il senso del bando pubblicato oggi sul sito della Giustizia per l’affidamento di un progetto di cucina creativa da allestire nella casa circondariale campana.

Viene richiesto un progetto in grado di alimentare e sviluppare fantasia e inventiva tra i fornelli, per legarle alla produzione di piatti destinati anche a un’eventuale commercializzazione. L’iniziativa dovrà avvalersi della manodopera di almeno 5 detenute e si svolgerà nei locali già attrezzati presenti nella struttura.

I requisiti richiesti per i candidati sono indicati nel bando che scadrà tra 15 giorni.

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