“Lavoro esterno al carcere
disincentivo a delinquere”
5 Dicembre 2018

“Con il lavoro all’esterno dei detenuti noi riusciamo a disincentivare la criminalità”. Con queste parole il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha commentato la cerimonia della firma di due protocolli che vengono siglati oggi a Napoli. Il primo, “Mi riscatto per Napoli”, grazie al quale verrà avviato un progetto che prevede l’impiego di detenuti nell’ambito di attività lavorative di pubblica utilità, in particolare, attraverso interventi di pulizia e restituzione del decoro di alcuni spazi pubblici come aree verdi e piazze della città di Napoli.
“All’esterno degli istituti non si ha chiara l’idea di cosa accada qui dentro – ha poi aggiunto il Guardasigilli – e così il lavoro avvicina la società esterna al carcere a quella interna”.
Continua quindi nel capoluogo campano la promozione di iniziative per lo sviluppo di attività lavorative in favore della popolazione detenuta, con lo scopo di ridurre il rischio di recidiva, di recuperare e di favorire forme di riparazione del condannato nei confronti della collettività.
Oltre al visto del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, in forma di garanzia degli impegni che si intendono assumere, stipulano il protocollo, per il Comune di Napoli, il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore al Verde e alla qualità della vita, Raffaele Del Giudice; il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini; il provveditore regionale del DAP, Giuseppe Martone; il direttore del Centro penitenziario di Secondigliano-Napoli, Giulia Russo; il Direttore dell’Ufficio interdistrettuale, Maria Bove; il Garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello; il presidente della Cassa ammende, Gherardo Colombo e la presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Adriana Pangia.
“Questo è l’ennesimo risultato – ha detto nel suo intervento Francesco Basentini, capo del Dap – di una programmazione nuova, che trova supporto nelle istituzioni nazionali e locali che ne sono testimoni e protagoniste. Il lavoro di pubblica utilità costituisce un valore per la vita del detenuto, che così acquisisce esperienze e competenze spendibili una volta uscito dal carcere”.
L’accordo, che avrà una durata di 12 mesi, prevede che l’Amministrazione penitenziaria individui quattro detenuti, già nelle condizioni di poter essere ammessi al lavoro esterno, da avviare alle attività previste e che verranno, nel dettaglio, concordate con il Comune. Tutti i sottoscrittori, per la parte di loro competenza, dovranno garantire che l’inserimento dei detenuti nelle attività di pubblica utilità avvenga nel pieno rispetto della loro dignità.
Il secondo protocollo coinvolge i Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture e dei Trasporti, viene infatti siglato dal Guardasigilli e dal Ministro Danilo Toninelli, e permetterà di aprire nell’Istituto penitenziario di Secondigliano un centro autorizzato per le revisioni di autovetture e veicoli stradali fino a 3,5 tonnellate, all’interno del quale saranno impiegati alcuni detenuti precedentemente formati.