Lavoro in carcere, firmato accordo Ministero – CNEL

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Siglato un accordo interistituzionale tra ministero della Giustizia e Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro – Cnel per promuovere, con attività concrete, il lavoro e la formazione quale veicoli di reinserimento sociale per le persone private della libertà.

L’intesa, siglata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal presidente del CNEL, Renato Brunetta, promuove “una collaborazione orientata a diffondere le condizioni per un lavoro penitenziario formativo e professionalizzante, finalizzato all’utilizzo proficuo del tempo della reclusione e all’accrescimento delle competenze personali dei soggetti reclusi”, come si legge nel testo dell’Accordo.

Collaborazione che nasce dalla considerazione che “il lavoro – si legge nelle premesse dell’accordo – rappresenta uno degli elementi del trattamento penitenziario finalizzati al reinserimento sociale dei detenuti e al conseguente abbattimento del rischio di recidiva”. Inoltre, si prevede “l’incremento dei percorsi di formazione anche universitaria e di riqualificazione professionale a favore dei detenuti e internati”, nonché l’istituzione, al fine di monitorare il perseguimento degli obiettivi di cui all’Accordo, di “una apposita Cabina di regia – presieduta dal sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega per il trattamento dei detenuti, Andrea Ostellari -, la quale farà pervenire periodicamente al Ministro e al Presidente del Cnel i risultati dell’attività svolta per la preparazione e l’adozione delle conseguenti iniziative”.

Così la nota congiunta del Ministero della Giustizia e del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.