Con ‘Lezioni pratiche’ gli studenti entrano nelle Aule di giustizia

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Occasionalmente portava gruppi di studenti universitari ad assistere ad alcuni processi, scegliendoli fra quelli che aveva ritenuto potessero attrarre la loro attenzione, a motivo dei percorsi di studio intrapresi o per la particolarità delle materie trattate: l’importante era che scattasse la scintilla. L’innesco c’è stato e Catello Maresca, magistrato di lungo corso, componente fra l’altro del pool della Dda di Napoli che ha catturato Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi, ha voluto – come si dice – “mettere a sistema” l’iniziativa.

E’ stata, quindi, tradotta in un protocollo dal nome “Lezioni pratiche” stipulato tra il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e la Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli, dove da due anni il magistrato insegna. Le aule dei processi si apriranno quindi a breve per gli studenti di legge dell’Università che per un triennio, in gruppi di 30/40, potranno assistere a processi selezionati da magistrati e docenti, potendo toccare con mano il significato pratico del mondo della giustizia. Un modo per coniugare teoria e pratica: veri e propri tirocini formativi e di orientamento nel futuro mondo del lavoro, che cercano in questo modo di porre un freno all’abbandono degli studi, prospettando ai ragazzi qualcosa di più concreto.

Il protocollo d’intesa è stato firmato da Gabriella Casella, presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e Giuseppe Paolisso, rettore dell’Università ‘Luigi Vanvitelli’. “Si inizierà intanto con il penale, per poi aprire le porte anche al tribunale civile – dichiara Casella, – E’ importante l’istituzionalizzazione della presenza degli studenti nelle aule di giustizia, perché la visione dei processi deve iniziare a far parte della loro formazione”.