“Lotta alla corruzione, abbiamo normativa all’avanguardia”

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“La lotta alla corruzione è stata sin dall’inizio del mio mandato un’autentica priorità. Il fenomeno corruttivo ha effetti devastanti dal punto di vista economico, sociale e culturale. Il contrasto a questa piaga si realizza non solo con la repressione ma anche con la prevenzione e la trasparenza. Combattere la corruzione significa anche rafforzare la credibilità del Paese, migliorando la percezione di chi sceglie di investire in Italia”.

Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è intervenuto al seminario organizzato dall’Autorità nazionale anticorruzione e da Transparency dal titolo “(Dove) è finita la corruzione?”, svoltosi oggi pomeriggio a Roma. All’incontro hanno partecipato anche Francesco Merloni, Presidente di ANAC, e Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia.

Nel corso dell’incontro il Guardasigilli ha fatto il punto sull’applicazione della legge ‘Spazzacorrotti’ e ha tracciato le ulteriori linee d’intervento per arginare il virus corruttivo: “L’Italia ha una normativa all’avanguardia e anche a livello internazionale sono stati riconosciuti i passi avanti compiuti dal nostro ordinamento. Abbiamo, per esempio, norme all’avanguardia in tema di trasparenza dei finanziamenti ai partiti politici. Combattere la corruzione significa combattere più in generale il crimine: spesso, infatti, lo strumento corruttivo viene usato dalle organizzazioni criminali per infiltrare le pubbliche amministrazioni”.

Concludendo il suo intervento Bonafede ha aggiunto che “una legge per regolamentare l’attività di lobbying e una sul conflitto d’interessi rappresenterebbero ulteriori passi avanti per il nostro ordinamento”.