“Magistrati autonomi, falso dire che il governo scarcera i boss”

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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha risposto questo pomeriggio nell’Aula di Montecitorio a un’interrogazione a prima firma del deputato Francesco Lollobrigida sul tema delle scarcerazioni durante l’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19.

Replicando al quesito posto, il Guardasigilli ha chiarito che “i principi e le norme della nostra Costituzione sono univocamente orientati ad affermare l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Ciò vuol dire che non c’è alcun governo che possa imporre o anche soltanto influenzare le decisioni dei giudici, in questo caso dei giudici di sorveglianza”. Il ministro Bonafede ha aggiunto che nel “decreto-legge Cura Italia i mafiosi vengono esplicitamente esclusi dall’accesso alla detenzione domiciliare. Come è noto, il Consiglio dei ministri, con molta probabilità questa sera approverà un decreto legge che stabilisce che i giudici di sorveglianza debbano obbligatoriamente acquisire il parere della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e delle direzioni distrettuali”.

In conclusione Bonafede ha annunciato che, riguardo alle sue competenze, “sono in corso tutta una serie di accertamenti, a seguito di cui verranno prese le determinazioni opportune e necessarie”.