Mantova, immagini e colori: quando in carcere le parole non bastano

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«Tutto può essere tolto a un uomo ad eccezione di una cosa: la libertà di scegliere il proprio comportamento in ogni situazione» è la scritta che decora le aule didattiche della casa circondariale di Mantova.

Sono parole di Viktor Frankl, psichiatra austriaco sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, scelte dalle detenute del corso d’arteterapia, assieme all’immagine di alcuni libri, per illustrare l’importanza dello studio. Il laboratorio, coordinato dalla decoratrice Valeria Pozzi, è stata l’unica attività a rimanere aperta tra le tante organizzate nell’istituto e sospese per contrastare la diffusione del virus. E’ stato scelto di mantenerla “per dare la possibilità ai detenuti- spiega la direttrice Metella Romana Pasquini Peruzzi – di sperimentarsi, esprimersi in maniera creativa e occupare giornate infinite…”.

carcere mantova arteterapia 2

Le decorazioni realizzate dalle donne (italiane e straniere) che hanno partecipato al corso, hanno trasfigurato a colpi di colore l’ingresso, il corridoio, la sala socialità e le aule. Tra le immagini, molto presenti gli elementi da sempre evocativi di libertà, come il mare, “che hanno scelto subito tra le mie proposte” racconta la coordinatrice, già responsabile di un progetto analogo nel carcere di Cremona e autrice di murales antismog in spazi cittadini.

“A volte le parole non bastano, e allora servono i colori” è stato uno dei commenti alle foto pubblicate sul profilo social di Valeria Pozzi, quanto mai calzante anche per i lavori delle detenute. Le immagini rappresentate  raccontano, infatti,  molto dei loro sentimenti, non solo il  bisogno di orizzonti liberi ma anche l’intimità della vita familiare ricordata da cani, gatti, rampicanti e davanzali fioriti. La scelta dei colori ha tenuto conto anche della loro valenza terapeutica: “Nella sala della socialità– spiega Valeria Pozzi – dove leggono e giocano, abbiamo optato per immagini geometriche gialle, colore che aiuta la concentrazione, arancione caldo, che favorisce serenità, e viola che produce armonia».

Il programma di arteterapia proseguirà a breve con i detenuti. Presto anche le decorazioni sulle pareti della sezione maschile racconteranno l’attesa di ritrovare la bellezza del mondo libero.