Il Presidente Mattarella e la ministra Cartabia in visita a Nisida e Pozzuoli

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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in visita all’Istituto penitenziario minorile di Nisida e a Pozzuoli per toccare con mano storie di giovani, protagonisti di un percorso di recupero e reinserimento sociale.

Nisida rappresenta la più grande realtà di reinserimento professionale in Europa di ragazze e ragazzi provenienti dall’area penale. Qui, dopo una visita nei laboratori, la Guardasigilli ha voluto ricordare come l’Istituto sia luogo di detenzione speciale, dove l’orizzonte non è interrotto da sbarre alle finestre, ma si proietta in tutta la sua ampiezza verso spazi sconfinati, sottolineando come: “Sia un dovere infondere speranza nei detenuti, a maggior ragione nei giovani”.

Dopo i ringraziamenti della Ministra, il Presidente Mattarella ha risposto ad alcune domande dei giovani ospiti dell’Istituto penitenziario.

E ricordando come: “Ogni comunità che vive insieme ha delle regole così come il gioco del calcio: se si sgambetta un avversario c’è una punizione, se lo si fa nell’area c’è un rigore, e queste regole sono le leggi”, a chi chiedeva poi come mai si restasse marchiati a vita dopo aver commesso un reato, il Presidente ha voluto spiegare che: “Le leggi le decide il Parlamento scelto dalla maggioranza dei cittadini, chi non le rispetta crea una rottura nel patto sociale e la comunità reagisce”. “Ora è vero che la detenzione rimane come traccia nel casellario giudiziario, ma questo non va sopravalutato e non può diventare un marchio che fa emarginare. E’ un po’ come quando ci si ferisce – ha aggiunto – e l’organismo agisce per chiudere la ferita. Anche io ho una cicatrice di quando avevo tre anni, sono caduto dalle scale e ricordo ancora il dolore per i punti, ma col tempo la cicatrice scompare, e questo è la detenzione, una cicatrice che col tempo scompare”. “Vi sono – ha concluso- tante persone che sono state detenute e poi si sono inserite nella vita del paese, la detenzione non è macchia indelebile, ma una cicatrice che scompare”.

Foto di Paolo Giandotti (Ufficio Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

A Pozzuoli il Capo dello Stato e la ministra Cartabia hanno  incontrato, nella Cattedrale del Rione Terra, gli operatori della “Fondazione Regina Pacis“, diretta al recupero e al reinserimento sociale di giovani e donne dell’area penale  e, dopo aver ascoltato brevi testimonianze sul progettoPuteoli Sacra” hanno visitato il Museo di Arte Sacra , soffermandosi davanti al quadro di Artemisia Gentileschi, da poco rientrato a Pozzuoli dall’esposizione al British Museum.

 

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