‘Mi riscatto per Genova’, Bonafede: così i detenuti aiuteranno la città

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link


“I progetti di lavoro di pubblica utilità per i detenuti contribuiscono alla rieducazione e al reinserimento dei detenuti stessi, dando attuazione all’articolo 27 della Costituzione, ma rafforzano anche la sicurezza a beneficio dell’intera società, perché aiutano a ridurre il rischio di recidiva dei comportamenti illegali”. Con queste parole il Guardasigilli Alfonso Bonafede è intervenuto in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Comune di Genova per il reinserimento sociale dei detenuti attraverso attività di pubblica utilità.

“Dobbiamo far sentire il detenuto parte integrante della società e non corpo estraneo – ha aggiunto il Guardasigilli -. Così, una volta tornato in libertà, potrà reinserirsi più facilmente. Deve essere archiviato il periodo in cui si considerava la rieducazione come qualcosa in grado di minare il principio della certezza della pena. I due principi, invece, devono sempre camminare di pari passo.”

In base agli accordi sottoscritti i detenuti degli istituti penitenziari genovesi si occuperanno della pulizia degli argini dei fiumi, fondamentale per la prevenzione delle alluvioni, della manutenzione degli arredi urbani, della prevenzione dei rischi di incendi boschivi.

Ricordando il successo ottenuto dall’iniziativa in molte altre città italiane, Bonafede ha poi tenuto a precisare: “Mi riscatto per… ha ormai una rilevanza internazionale, ha suscitato l’interesse delle Nazioni Unite e un Paese importante come il Messico ha scelto di replicare quest’esperienza. Stiamo lavorando per dare all’Italia un volto nuovo proprio grazie alle misure in materia di giustizia”.

Il ministro della Giustizia ha, infine, rivolto un messaggio di vicinanza e sostegno alla città di Genova colpita un anno fa dalla tragedia del Ponte Morandi: “La città si sta rialzando con orgoglio e determinazione. Il Governo è molto attento alle esigenze della città, abbiamo potenziato gli uffici giudiziari e continueremo a stare vicino alla popolazione genovese. Genova è un esempio per l’intera comunità nazionale”.