“Mi riscatto per… ”
in Messico / 1
Al lavoro per esportare
il progetto

Tavolo di lavoro per "Mi riscatto per" a Città del Messico
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Sono iniziati poco fa a Città del Messico (le 17 in Italia) i lavori del Tavolo tecnico dedicato all’implementazione nel sistema penitenziario messicano di nuove prassi per promuovere il reinserimento lavorativo dei detenuti. Presso la sede dell’Organo Administrativo Desconcentrado Prevención y Readaptación Social e sotto l’egida dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) in Messico, promotore dell’iniziativa, le delegazioni dell’Amministrazione Penitenziaria italiana e messicana si incontrano per individuare una modalità di implementazione nel sistema del Paese centroamericano del progetto “Mi riscatto per Roma” sui lavori di pubblica utilità per i detenuti.

Sul tappeto l’illustrazione del modello italiano: dall’analisi dell’iter normativo che ha portato all’introduzione nell’Ordinamento penitenziario dell’art. 20 ter dedicato al lavoro di pubblica utilità, alla successiva creazione presso l’ufficio del Capo del DAP di una apposita task-force che si occupa di diffondere il progetto sul territorio nazionale attraverso la sottoscrizione di intese con i Comuni, la magistratura di sorveglianza e i Garanti dei detenuti locali. Tali intese si uniformano tutte sul primo modello “Mi riscatto per Roma”, siglato nell’agosto 2018 dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, dal Sindaco della Capitale Virginia Raggi e dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini. Dopo Roma, il protocollo d’intesa è stato successivamente firmato in altri Comuni metropolitani: Milano, Palermo, Napoli e Torino. Soltanto in queste 5 grandi città i lavori di pubblica utilità coinvolgeranno a pieno regime circa 750 detenuti. Successivamente si è diffuso in altre città più piccole, fra cui Parma, Viterbo e Livorno e presto sarà sottoscritto a Firenze e Siena.

Ad ascoltare i rappresentanti della delegazione ministeriale italiana composta dal Direttore generale della Formazione del DAP, Riccardo Turrini Vita, e dal responsabile della task-force, Vincenzo Lo Cascio, e per confrontarsi sulle modalità di importazione del progetto italiano nel sistema penitenziario messicano, sono il Rappresentante dell’UNODC in Messico Antonino De Leo, promotore dell’incontro, il delegato presso la sede viennese di UNODC Muriel Jourdan e il Capo dell’Amministrazione penitenziaria messicana Francisco Garduño. Al tavolo tecnico partecipano inoltre i direttori di alcune carceri degli Stati di Coahuila, Baja California, Querétaro, Morelos e Messico, particolarmente interessati a replicare il modello italiano nel loro istituto. Nel pomeriggio, la delegazione italiana farà visita all’istituto penitenziario “Reclusorio Norte” di Città del Messico.

Domani mattina, presso il Senato della Repubblica, il progetto “Mi riscatto per Roma” sarà nuovamente presentato nel corso della Conferenza internazionale organizzata dall’ONU sui programmi di reinserimento sociale e sulle buone pratiche internazionali. L’incontro sarà l’occasione per un confronto fra le diverse esperienze nazionali e internazionali avviate per sostenere il reinserimento sociale delle persone private della libertà.