Bonafede: “Lotta alla corruzione fondamentale per il nostro futuro”

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“Il nostro Paese ha compiuto negli ultimi anni passi avanti significativi sul fronte della lotta alla corruzione e ora possiamo andare a testa alta nel mondo perché la legislazione italiana è all’avanguardia a livello internazionale. Siamo consapevoli, però, di come rimanga ancora tanto da fare e questo progetto, uno dei più importanti da quando sono ministro, vuole realizzare una sorta di “tagliando” agli strumenti in campo per rendere ancor più efficace l’azione di contrasto e prevenzione al fenomeno corruttivo”.

Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dato inizio alla prima riunione del comitato scientifico istituito nell’ambito del progetto “Alleanza contro la corruzione”.

Alla riunione, che si è svolta in videoconferenza, hanno partecipato, tra gli altri, Giorgio Lattanzi, presidente della Scuola superiore della magistratura e presidente emerito della Corte costituzionale, David Ermini, vice presidente del Csm, Pietro Curzio, primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, procuratore generale della Cassazione, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, Filippo Patroni Griffi, presidente del Consiglio di Stato, Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Maria Masi, presidente del Consiglio nazionale forense, Piercamillo Davigo, già presidente di sezione della Cassazione. In via Arenula era, inoltre, presente la professoressa ed ex ministro della Giustizia Paola Severino.

Il Guardasigilli ha citato le principali tappe del percorso che hanno consentito di migliorare l’impianto legislativo anti corruzione: “A partire dalla legge Severino, un vero spartiacque tra un prima e un dopo nella lotta al fenomeno, sono stati apportati miglioramenti importanti all’assetto normativo italiano. L’istituzione dell’Anac è stato un altro passo avanti così come la legge Spazzacorrotti, oggetto del mio primo intervento legislativo da ministro”.

Per il Guardasigilli “l’emergenza pandemica in atto e la disponibilità di ingenti risorse finanziarie per la ripresa rendono necessario uno sforzo ulteriore per rafforzare ancora di più il sistema anticorruzione”. “Ci sono ancora delle lacune normative –  ha proseguito Alfonso Bonafede –  e occorre lavorare per incidere sulle carenze legislative in materia di lobbying e conflitto d’interesse. Quando parliamo di lotta alla corruzione, un fenomeno trasversale e ormai internazionale, parliamo di come migliorare il futuro del nostro Paese dal punto di vista giudiziario, economico e sociale. Dimostriamo che l’Italia può essere un Paese leader nel contrasto a questa piaga così grave”.

I lavori dell’Alleanza contro la corruzione proseguiranno, sotto il coordinamento del comitato scientifico, attraverso la costituzione di diversi tavoli tematici dedicati ad aspetti specifici del fenomeno come il contrasto penale e le strategie investigative, la qualità dei controlli amministrativi e della regolazione dei contratti pubblici, la prevenzione amministrativa e le nuove prospettive offerte dalle tecnologie informatiche. All’esito dei tavoli tematici verranno formulate proposte per migliorare ulteriormente l’assetto normativo in materia di corruzione.