Mirko in volo dalle sbarre al prato verde di un campo da rugby

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Dalle sbarre di una cella al prato verde di un campo di rugby. Dalla vita da recluso alla linea di meta. Quella di Mirko è una storia di sport e redenzione.
Lo scenario è quello dell’ impianto di Tor di Quinto, quartiere nell’area nord di Roma, dove si allenano i Bisonti, società che milita in C2, il gradino più basso dei campionati della palla ovale.

Dal sito bisontirugby.it

La presidente, Germana De Angelis, ricorda la lunga storia della sua squadra: “Nel 2012, iniziamo il nostro percorso nella struttura di Alta Sicurezza a Frosinone, dove abbiamo fatto una partita di esibizione. Successivamente, i detenuti hanno iniziato ad avvicinarsi alla disciplina e ci siamo iscritti al campionato regionale. Nel penitenziario di Rebibbia abbiamo replicato l’esperienza, con l’unica differenza che non è stato possibile partecipare al campionato, a causa degli spazi ridotti”.

“Proprio grazie alla direzione di Rebibbia – continua De Angelis -, abbiamo preso in squadra Mirko, che si è allenato con noi per quasi una intera stagione e ha anche partecipato alle partite, nel ruolo di ala“.

Germana De Angelis, presidente del club

Sono state molto apprezzate le sue doti atletiche e la capacità di lavorare con i compagni: “Si è integrato subito nel gruppo – sostiene la presidente – e ha preso molto sul serio l’impegno allenandosi sia dentro, sia fuori le mura del carcere. Abbiamo riscontrato che il rugby, pur essendo dotato di tantissime regole, giova molto a chi le regole le ha infrante. Insegna il rispetto anche nei confronti dell’avversario e dell’arbitro. Gli stessi detenuti hanno dato tanto a questo sport. Le squadre che ci hanno affrontato entravano con un atteggiamento e uscivano con un altro. Si rendevano conto di giocare contro altri ragazzi come loro ma, nel contempo, comprendevano che basta fare una stupidaggine per perdere la libertà“.

Esperienze come quella di Mirko potrebbero moltiplicarsi: “Negli ultimi anni – conclude la De Angelis – è stato siglato un protocollo fra CONI e Ministero della Giustizia e Federazione Italiana Rugby per promuovere l’attività negli istituti di pena”.

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