Multi-videoconferenza: ridotti costi e spostamenti dei detenuti nel primo anno di diffusione  

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Riduzione delle traduzioni dei detenuti per partecipare alle udienze e conseguente forte risparmio di spesa, grazie a un investimento complessivo di circa 45 milioni di euro. Questi gli importanti risultati ottenuti a un anno dalla diffusione della nuova piattaforma di Multi-Videoconferenza che ha sostituito e ampliato il sistema già esistente, in attuazione di quanto previsto dalla Legge 103/2017, che ha allargato la platea dei detenuti ammessi a partecipare a distanza alle udienze.

La collaborazione fra i Dipartimenti dell’Organizzazione giudiziaria (DOG) e dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e il lavoro di squadra realizzato dalla Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati e i suoi Coordinamenti interdistrettuali assieme ai tecnici del DAP, ha portato a un importante potenziamento della rete: 142 sedi giudiziarie e 90 sedi DAP sono state dotate di fibra ottica; sono state riallestite 224 aule giudiziarie e 176 salette presso le sedi penitenziarie e, realizzate ex novo 52 aule giudiziarie e 249 salette. L’allestimento è consistito in moderne dotazioni e attrezzature che prevedono l’utilizzo di tecnologia domotica e fonia riservata VOIP.

Il cuore del nuovo sistema è a Roma, nella sede del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, in Via di Brava, dove è operativa una sala di regia, ultramoderna, presidiata da tecnici che svolgono tutte le procedure di  attivazione, disattivazione e monitoraggio delle tante sessioni di multi-videoconferenza. I report parlano di una media mensile di 868 sessioni attive per un totale annuo di quasi 10mila, 2986 aule connesse e 63 procedimenti giornalieri, di cui 46 in contemporanea, con percentuali di successo pari quasi al 100%.