Napoli, prende il largo il progetto “Remare in Libertà”

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Il progetto “Remare in libertà” finanziato da Sport e Salute, grazie alle società che aderiscono alla Federazione Italiana Canottaggio, ha coinvolto i ragazzi e le ragazze dell’area penale esterna, in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni e i giovani detenuti negli istituti penali di Palermo, Catania, Bari, Firenze e Torino in alcune attività remiere.

Circa 30 giovani tra i 14 e 25 anni di età provenienti dai servizi sociali, aderenti all’iniziativa, potranno avvicinarsi a diverse pratiche legate al canottaggio, come l’attività remiera indoor e in barca.

Con l’open day di oggi si dà concretamente ai ragazzi uno strumento per poter imparare a gestire il proprio coordinamento motorio con quello degli altri, producendo “forze positive” come quelle del remo che entra in acqua e contrastando le “forze negative” che nascono durante la fase di ripresa, che possono rallentare la barca.

Attraverso la pratica del canottaggio potranno migliorare la loro resistenza e beneficiare dell’effetto calmante del movimento e del contatto con l’acqua e non solo.

Il progetto si concluderà a Torino, con un evento nazionale durante il quale le Rappresentative Regionali si potranno sfidare in imbarcazioni tipo GIG, mentre i ragazzi che seguiranno il progetto all’interno degli Istituti penali per i minorenni, svolgeranno una gara indoor da remoto, tramite utilizzo di remoergometri.