Natale, in una cassetta i pensieri e le parole dei detenuti di Pistoia

Carcere di Pistoia
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L’idea è nata dai professionisti della locale Azienda sanitaria: dare voce ai tanti detenuti del carcere di Pistoia che voce non hanno. Permettere loro di tradurre in lettera, in forma anonima, le idee, le richieste, le emozioni, i desideri inespressi, per poi depositarli in una “cassetta dei pensieri” in occasione delle festività natalizie. Una ‘cassetta di Babele’ dove far confluire i tanti mondi interiori, tutti diversi: per provenienza, per esperienze vissute, per cultura e anche per le tante lingue che nella realtà carceraria si possono ascoltare.

La cassetta – così immaginata dai medici e dagli infermieri che operano all’interno della casa circondariale – è stata collocata vicino all’ambulatorio e si è andata pian piano riempiendo. L’iniziativa però non ha soltanto intercettato i sentimenti dei detenuti: spontaneamente anche gli agenti di Polizia penitenziaria, gli educatori, il personale amministrativo che nel carcere lavora, hanno iniziato a imbucare nella stessa cassetta i loro pensieri di Natale.

Grazie alla sensibilità della direttrice dell’istituto penitenziario e del comandante della Polizia penitenziaria, l’idea ha coinvolto tutti, aprendo una finestra su un mondo che sembra invece fatto di uomini-ombra. Si è inoltre deciso che alcuni di questi pensieri verranno letti durante la Messa di Natale che il Vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, celebrerà in carcere e che tutte le lettere verranno raccolte in una pubblicazione.