Nel carcere di Poggioreale riapre la pizzeria ‘Brigata Caterina’

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La pizzeria Brigata Caterina della casa circondariale G. Salvia di Poggioreale ha riaperto i battenti  martedì 24 ottobre. I detenuti potranno quindi acquistare le pizze prodotte dai due pizzaioli, detenuti anche loro, selezionati e assunti dal Consorzio Gesco unitamente a quelli che -in qualità di rider- provvederanno alle consegne.

La pizzeria è stata allestita grazie a fondi della Cassa delle ammende che nel 2019 ha finanziato arredi, attrezzature e un primo corso di qualificazione professionale per 15 detenuti. Grazie all’opera di sensibilizzazione della Chiesa di Napoli un secondo forno è stato donato da un imprenditore privato.

Casa circondariale Poggioreale - Pizzeria Brigata Caterina (foto ministero Giustizia)
Casa circondariale Poggioreale – Pizzeria Brigata Caterina (foto ministero Giustizia – casa circondariale Poggioreale)

La seconda edizione del progetto, al via in questi giorni oltre che con la riapertura della pizzeria anche con l’inizio dell’attività formativa, è stata realizzata con un finanziamento della Regione Campania nell’ambito del Programma operativo regionale – Fondo sociale europeo 2014-2020, e affidata, con gara pubblica, al gruppo di imprese sociali Gesco in associazione temporanea d’impresa con l’Agenzia per il lavoro.

Quattro quindi i detenuti assunti, due pizzaioli e due riders, oltre 100 le  pizze prodotte ogni giorno. Per quanto riguarda l’aspetto della formazione, le attività didattiche per il rilascio della qualifica professionale di pizzaiolo riconosciuta dalla Regione Campania, hanno una durata di 650 ore e coinvolgono 20 detenuti di cui 12 percepiranno una borsa lavoro della durata complessiva di un anno.