Nordio: “Impegno internazionale a tutela patrimonio culturale”

Cultural Racketeering e corruption
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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a latere della X Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle nazioni unite contro la corruzione, ha partecipato al side event ‘Cultural racketeering & corruption’.

“Poichè l’Italia è in cima alla classifica del patrimonio mondiale Unesco – è la premessa di Nordio – abbiamo un forte interesse nel contrastare il racket culturale e la corruzione”. Durante questo seminario ad Atlanta, il Guardasigilli ha confermato come l’Italia sia impegnata e pronta “a sostenere ulteriori sforzi, a livello internazionale, nel rafforzare gli strumenti giuridici per contrastare il saccheggio del patrimonio culturale”. Proprio recentemente, infatti – ha proseguito il ministro Nordio – “il Parlamento ha introdotto nuovi articoli nel codice penale, dedicati alla tutela del patrimonio culturale”.

 

Tra i presenti al tavolo dell’evento, anche Luigi Marini, già Segretario generale della Corte suprema di cassazione.

Alla lunga tradizione di tutela giuridica – ha sottolineato Nordio – si affianca fin dal 1969 il Comando carabinieri a tutela del patrimonio culturale,  “riconosciuto in tutto il mondo come l’organismo più qualificato, efficace e collaborativo nella prevenzione e nel contrasto alle attività illecite e criminali”. In conclusione il Ministro ha confermato come “il coordinamento tra le amministrazioni rappresenti uno strumento fondamentale per rendere operativa ed efficace la cooperazione internazionale”.

Conferenza Atlanta (Uncac, convenzione Onu contro corruzione, Credit Ministero della Giustizia)
(foto del Ministero della Giustizia)