Nordio: “Scienza e tecnologia, le sfide del diritto”

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“Un ossequio incondizionato che un ex studente di Padova rende a questo tempio del sapere”. Questo il senso della presenza del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alla cerimonia di inaugurazione dell’802° anno accademico dell’università di Padova.

Il Guardasigilli prende la parola dopo la proclamazione di avvio dell’anno accademico da parte della rettrice, Daniela Mapelli, nell’aula magna del Bo. “Qui, esattamente 53 anni fa, ho conseguito la laurea in giurisprudenza”, ricorda il Ministro. Un tributo all’Ateneo che passa per i suoi illustri insegnanti: tra gli altri, Nordio cita il giurista Francesco Carnelutti e Galileo Galilei.

Proprio ricordando il fondatore del metodo scientifico, il Ministro sottolinea che scienza e tecnologia “viaggiano più veloci delle leggi”. Una sfida complessa, e non solo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma anche per la “possibilità di infiltrazione di atteggiamenti criminali, in tutte le forme di comunicazione, tali da manipolare le nostre vite”, aggiunge il Guardasigilli.

La chiave per far fronte a questa sfida è proprio la cultura: Nordio sottolinea che bisogna prepararsi e “lavorare di fantasia, per capire come possono arrivare verso l’evoluzione tecnologica i comportamenti dei criminali” e, di conseguenza, “non essere trovati mancanti”.

Nel suo intervento, il Ministro fa anche un excursus sui diversi volti della giustizia – l’etica, l’equità, la legalità, il diritto – spesso confliggenti, ma reciprocamente essenziali.