Nordio: “Un volto nuovo alla giustizia. Dialogo e leale collaborazione per le riforme”

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“Un volto nuovo per il servizio giustizia”. Grazie alla spinta del Pnrr e alla “leale collaborazione e al costruttivo dialogo con tutti gli attori, nel rispetto delle prerogative di ciascuno”. Parte da qui, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 alla Corte di cassazione, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche dello Stato.

Dopo le relazioni del Primo Presidente della Cassazione, Pietro Curzio, e del neoeletto Vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, il Guardasigilli ha tracciato un quadro sintetico del “grande cantiere sempre della giustizia”, tra “riforme già varate da applicare e la progettazione di nuove”. Una – soprattutto – è la “priorità assoluta”: rivolgere “tutti i nostri sforzi ad assicurare al Paese un sistema capace di soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese, per consolidare – sottolinea il Ministro – la fiducia dei primi e l’efficienza delle seconde”.

Efficienza, digitalizzazione, ma anche “vicinanza e dialogo” con gli uffici giudiziari, alcuni dei punti centrali dell’intervento del Guardasigilli, che ha voluto ricordare – tra gli altri – il “filo diretto di comunicazione avviato tra via Arenula e gli uffici” e un nuovo progetto, che debutterà a breve, nella “stessa prospettiva di una giustizia di prossimità”.

Il Ministro ha voluto ricordare “il ciclo di concorsi in atto, per assicurare un costante reclutamento e un più celere ingresso nelle funzioni del personale di magistratura”, come l’attenzione verso il personale amministrativo e per l’opera di reclutamento di tutti i profili di supporto dell’Amministrazione della giustizia, dentro i Tribunali e nell’intero sistema penitenziario e di esecuzione penale esterna”.

Un passaggio è dedicato ad ogni riforma futura. “Prima di essere affidata alle valutazioni del Parlamento sovrano, si comporrà – assicura il Ministro Nordio – attraverso l’ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall’avvocatura, all’accademia alla magistratura, la cui autonomia e indipendenza – scandisce il Guardasigilli – costituisce “un pilastro della nostra democrazia””. Sono parole citate da un intervento recente del Presidente della Repubblica e sono “principi inderogabili, che hanno accompagnato – ricorda Nordio – tutta la mia lunga attività di magistrato in Procura. Se non avessi creduto e non credessi – aggiunge ancora – nella loro sacralità, non avrei rivestito la toga, come spero di aver fatto, con dignità e onore”.

La tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario alla Suprema Corte è proseguita ancora con l’intervento del Procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato, con quello dell’Avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, e della Presidente del Consiglio nazionale forense, Maria Masi.

Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione, seguiranno sabato 28 gennaio quelle presso ogni sede di Corte d’appello.

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